mezzi così diffusi è valsa ad arginare il panico. La constatazione che i sussulti provocati dalla cadnta della banca si presentavano meno gravi di quanto potesse supporsi fece abbastanza rapidamente ritornare una certa fiducia e così, dopo un tempo non lungo, presso la generalità degli istituti la corrente dei versamenti riprese a soverchiare quella dei ritiri. Particolare manifestazione della diffidenza provocata verso le banche ordinarie è stato il più largo rifluire di fondi agli istituti di emissione, sia sotto la forma di depositi che di domanda di titoli nominativi (non solo per la trasmissione, ma anche per la conservazione di fondi), fenomeno questo che già si era presentato allo scoppio della guerra europea. Questa diffidenza provocò anche un gran incremento nella domanda di titoli di Stato e specialmente di Bnoni del Tesoro. Malgrado la perigliosa situazione e il diffuso panico, non sorse alcuna voce a proporre nna generale moratoria rispetto ai depositi bancari, provvedimento che avrebbe reso più gravi le conseguenze e e più lenta la restaurazioue. § Vili. — La liquidazione di borsa. Fra le maggiori ripercussioni immediate della caduta della Sconto presenta particolare rilevanza la difficoltà nella liquidazione di borsa del dicembre. Nelle borse era nota da tempo la situazione allarmante della banca, e il corso sempre assai elevato delle azioni doveva far consci gli operatori della esistenza di interessi agenti intensamente alla difesa del titolo e doveva fare presumere la anormalità ed irregolarità di queste manovre di sostegno. Verso la Banca cresceva la diffidenza negli ambienti di borsa anche fnori di Boma. A Milano, dopo la stipulazione dei riporti (23 die.), in riunioni private le azioni della Sconto erano state trattate molto al di sotto della quotazione ufficiale e alla riapertura delle borse era presumibile un crollo del titolo. Il 26 furono sospese, col decreto già citato, le contrattazioni a termine. La liquidazioue di borsa doveva avvenire il 31 dicembre : in tale giorno ebbe effettivamente luogo rispetto alle contrattazioni sui cambi per le quali, data la connessione con le piazze forestiere, un ritardo avrebbe recato conseguenze gravi rispetto al credito dell’Italia all’estero: «all’uopo le altre grandi banche si sostituirono alla Sconto che già aveva sospeso i pagamenti. Rispetto alla liquidazione per i titoli, la insolvenza della Sconto rendeva difficilissima l’operazione, poiché dalle prime constatazioni fatte dai rappresentanti delle varie borse, risultò tosto che le azioni della Sconto acquistate per fine dicembre erano oltre 140 000, rappresentanti un importo da 70 a 80 milioni. Risultò palese anche (ciò che por doveva essere noto già a molti) che gli acquisti di queste azioni avvenivano in massima parte 6 — Bacii.