La Commerciale e il Credito procedono con la consueta cantei» per la creazione di nuovi stabilimenti e hanno iniziato una fase di raccoglimento: così il Credito italiano segnala di avere chiuso le filiali di Beneveuto e Vado Ligure e di rinunciare ad aprire quelle di Carpi, Voltri e Caserta. 11 Banco di Noma prosegue invece nel metodo della moltiplicazione degli stabilimenti e ne novera oramai oltre duecento diffusi in ogni zona della penisola, in centri anche minimi, oscuri, ove presumibilmente minima è la rilevanza degli affari e ben dubbia è la probabilità di un proficuo lavoro bancario ; durante il 1921 ha creato alcuni pochi stabilimenti in grandi centri — a Venezia, a Perugia, ad Ancona — ma anche una miriade di stabilimenti in località minuscole di niuna importanza economica; la politica di questo istituto nella diffusione de’ suoi sportelli attraverso le campagne, corrisponde forse ai legami politici dell’organismo, ma non corrisponde certo alle migliori norme reggenti l’alta banca, e alla logica divisione dei compiti fra l’alta banca, gli istituti regionali, i « piccoli crediti » locali, e le casse di risparmio. Gli stretti, diretti, innaturali vincoli fra il grandè istituto di credito mobiliare e la modesta gente delle campagne appaiono ben dolorosi nell’ora del dissesto, e sono — ahimè ! — addotti come pretesto per provocare salvataggi- § V. — Operazioni all’estero. L’espansione bancaria italiana all’estero ha trovato nel 1921 un qualche rallentamento provocato dalle difficoltà economiche del movimento. La Commerciale prosegue nel metodo di svolgere i snoi rapporti con la finanza forestiera prevalentemente mediante creazioni autonome od organismi formati in unione ad altre banchq: essa segnala un lavoro particolarmente promettente svolto dalle sue propaggini in Bulgaria, Bumenia, Ungheria e Czeco Slovacchia. — Il Credito italiano svolge i propri affari con l’estero prevalentemente mediante interessenze in organismi creditizi locali nel modo già segnalato in precedente annuario: nel 1921 ha sciolto i rapporti con la Banque générale de Boumanie di Bucarest; a Parigi e a Berlino ha creato semplici organi di rappresentanza come già a New York, organi che non raccolgono depositi e non penetrano nella sfera di lavoro delle banche locali. — Il Banco di Boma non ha potuto ancora svolgere l’opportnno programma di trasformazione delle sedi estere in istituti autonomi locali, per difficoltà varie sopraggiunte; esso ha creato uffici di rappresentanza a New York e Berlino analoghi a quello anteriormente fondato a Londra. — Tra le nuove partecipazioni finanziarie in paesi esteri merita particolare richiamo l’interessenza presa dalla Commerciale nelle concessioni petrolifere del Messico.