— 57 — appoggi sotto forma di risconti o di anticipazioni sui titoli del comodato. Forse restrizioni tempestive, allora, avrebbero potuto addurre a una più pronta soluzione, con una catastrofe meno vasta per ambe le aziende cosi fatalmente vincolate. Il rastrellamento di fondi altrui intanto continuava nelle varie sue forme e il bilancio per il 1920 presentava grandi cifre, fra cui un profitto netto evidentemente insussistente di L. 35 740 303, il quale consenti la distribuzione di un dividendo di L. 40. Negli anni 1919 e 1920, in cui pure la situazione della banca veniva facendosi fondamentalmeute difficile e gradualmente minacciosa, uon solo proseguiva la larghezza nei fidi, l’audacia nell’esercizio del credito mobiliare, ma si accentuava una certa megalomania nei dispendi. È indice significativo la costruzione di un imponente edificio in Boma per la sede centrale, e anche la stampa della Vita nuotìa di Dante in una edizione di squisita raffinata bellezza, la quale, per quanto tirata a pochi esemplari, importava un dispendio, dicesi, di circa due milioni. § IY. — I preliminari del dissesto. Attraverso i primi mesi del 1921 l’appoggio delle banche di emissione alla Sconto divenne esteso sotto la forma di risconto del portafoglio, di anticipazioni su titoli, di sconto di buoni del Tesoro. Questo non abituale contatto fra una delle grandi banche e gli istituti di emissione fu presto notorio. Un certo senso di diffidenza si andava delineando in qualche ambiente. Le azioni della Sconto mantenevano nello borse un contegno corrispondente a quello degli altri valori bancari, ma era ben palese tra i finanzieri che il mercato di queste azioni era particolarmente sorvegliato. La crisi dell’Ansaldo, non più arginabile, si delineava sempre più grave: gli stabilimenti si chiudevano: i pagamenti si svolgevano con difficoltà : le quotazioni delle azioni e delle obbligazioni declinavano piuttosto rapidamente. In qualche zona, giù nella primavera del 1921, il pubblico generale, impressionato dalla crisi dell’Ansaldo, ritirò i depositi dalla banca con una certa insistenza e larghezza. Gol procedere del tempo una qualche sensazione di possibile disastro si venne concretando negli ambienti più edotti, ma le diffidenze erano disarmate, talora, dalla nozione dei contatti con le banche di emissione e dalla considerazione delle dimensioni stesse dell’istituto in relazione alla tradizione italiana dei salvataggi. Presentiamo qui appresso alcuni dei dati delle situazioni mensili della Sconto per il dicembre 1920 e per l’ottobre 1921 (ultimo mese per cui fu pubblicata) e rimandiamo il lettore ai dati analitici mensili poco dianzi riportati unitamente a quelli delle altre grandi banche*