— 47 — le quali da miliardi 6,70 nel 1923*1924 sono salite a miliardi 10,98 nel 1928-1929, ossia 4,19 miliardi di aumento (1). Tabella XXI. Spese accessorie (in migliuia di lire). Esereiilo INTERESSI ED ANNUALITÀ Totale Fondo Telalo al Tesoro a terzi di riserva generale 1923-1924 170.517 4360 180.883 185 181.068 1024-1925 235.120 4397 239.523 28.513 208.036 1925-1920 284.299 4490 288.789 30.000 318.790 1920-1027 307.632 4937 312.569 30.000 342.509 1927-1928 353.330 4761 358.081 11.195 369.276 1928-1929 411.045 4741 416.396 --- 416.396 Fondo di riserva. — Considerazioni particolari meritano le spese per il fondo di riserva per le spese impreviste, che si potrebbe chiamare riserva di utili; secondo la legge fondamentale che istituiva l’esercizio di Stato, 7 luglio 1907, n. 429, modificata successivamente dalla legge 25 giugno 1909, n. 372, il fondo di riserva doveva servire per far fronte a bisogni imprevisti di servizio per i quali non erano sufficienti gli stanziamenti di bilancio e non potevano proporsi in tempo le occorrenti variazioni al Parlamento ed eventualmente servire per maggiore acquisto di scorte. Gli eventuali prelievi dovevano essere reintegrati con appositi stanziamenti nei bilanci degli esercizi finanziari successivi. Quando il fondo avesse raggiunto i 30 milioni, l’assegnazione annua, del 2 °/o dei prodotti del traffico fino al 1908-1909 e della quota fissa di 6 milioni, dopo tale esercizio, avrebbe dovuto servire per aumentare la quota destinata alla manutenzione straordinaria del materiale rotabile o per altre spese di carattere straordinario. Sta in fatto che dal 1905 in poi la natura del fondo di riserva è stata deformata, nè è il caso di fermarsi a dire qui come; il limite di 30 milioni non è stato mai raggiunto, perchè l’assegnazione annua era fatta in misura inadeguata secondo le prescrizioni di legge ed ancora perchè i prelevamenti che si facevano annualmente non erano mai coperti a sufficienza dai reintegri; alla fine dell’esercizio 1913-1914 il fondo era ridotto a 4,15 milioni, per annullarsi praticamente alla fine dell’esercizio 1922-1923, essendosi ridotto ad appena 105 mila lire. Dal 1924-1925 in poi i versamenti netti, depurati dai prelievi, raggiungono cifre rilevanti, milioni 28,51 in detto anno e 30 milioni nei due esercizi successivi, nel 1927-1928 si versano 11,2 milioni e nulla nel 1928-1929 perchè si è raggiunto il nuovo limite di 100 milioni, sostituito a quello antico di 30 milioni in virtù di un decreto del 31 dicembre 1925, n. 2439. (1) Cfr. pag. 58.