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Gieve Patel
    Nessuno dei pittori che si trovavano al di fuori di questo movimento stava effettivamente abbandonando l’ispirazione locale. Alcuni erano diffidenti nei confronti di questa enfasi sovraccarica e di questo sciovinismo. Padamsee avrebbe detto che la realtà locale, al pari di quella internazionale, deve essere interiorizzata, non ostentata. Alcuni degli esempi più sfacciati di fedeltà alla realtà locale nella pittura confermerebbero questi timori; ad esempio, nel restringimento della visione al proprio piccolo cortile. Ma il movimento fu molto più di questo ed emerse trionfante, al punto che tutta la questione ha cessato di essere un fastidioso punto di contrasto. Essa è stata sollevata, gli errori sono stati assorbiti, e l’area è stata liberata dalla tensione. Ora gli artisti esplorano il campo liberamente, prendendo quanto loro serve. Si inoltrano sicuri di sé anche in territori stranieri e non sentono alcuna contraddizione nel ricorrere ad essi. Un ulteriore risultato del dibattito è la sicurezza acquisita dal movimento attraverso l’arte di diverse nazioni e di diversi periodi, senza l’ostacolo del nazionalismo e senza la necessità di utilizzare la storia dell’arte per citazioni alla moda nelle proprie opere. A ciò si aggiunge un approfondimento concreto dell’impegno dell’artista a incontrare il proprio paese.
    Consideriamo ora brevemente il rapporto tra arte popolare e pittura contemporanea urbana. L’arte popolare - pittura, scultura e artigianato - è una tradizione importante e viva nell’India moderna. E prodotta da comunità che vivono in unità autonome che si collegano con diversi aspetti della vita moderna ma che non ne sono al centro. Quando l’artista popolare si avvicina al centro urbano e si allontana dall’ambiente organico che lo ha formato per primo, la sua opera sembra soffrire dal punto di vista qualitativo. Questo è un fatto tragico. Nessuno sforzo di buona volontà da parte degli antropologi o nessun tentativo di accomodamento da parte degli stessi artisti permette all’arte popolare di superare questo dilemma.
    Tuttavia si tratta di fenomeni non comuni. In molte parti del paese i tessitori e i produttori di stoffa sono stati aiutati regolarmente per preservare i loro modelli originari e anche per crearne di nuovi in base a quelli vecchi. I loro prodotti sono stati poi messi in vendita in centri urbani. Questa attività, sostenuta da organizzazioni governative e private, ha conseguito notevole successo.
    Ancora una volta al Bharat Bhavan, a Bhopal, nello stato del Ma-dhya Pradesh, J. Swaminathan ha avviato un programma che incoraggia gli artisti popolari e tribali della regione a partecipare alla realizzazione di opere insieme a pittori contemporanei. Questo è anche l’unico luogo