che viene attribuito nell'attività lavorativa ai due tipi d'incertezza. Fra le diverse combinazioni possibili vengono ora esaminati, e corroborati da dati empirici derivati dagli studi di caso, tre modelli: quello tayloristico (bassi livelli ipotizzati d'incertezza I e II); quello cibernetico (livello elevato d'incertezza I e basso di II) e quello fenomenologico (elevate incertezze I e II). Il modello tayloristico Negli scritti di Taylor (1967) vi è coerenza fra progettazione del lavoro e modello del lavoro: la progettazione funzionale può scomporre le attività in operazioni elementari, proprio perché il lavoro è perfettamente conoscibile ed analizzabile (incertezza I nulla); l'organizzazione nel suo complesso funziona come una macchina (incertezza II anch'essa nulla). Lo studio dei tempi e dei metodi e i sistemi di retribuzione a incentivo garantiscono poi la progettazione dello scambio fra sforzo fisico e salario (secondo certi parametri di capacità, durabilità e velocità), definendo di conseguenza la qualità della vita di lavoro. Questo modello non è tipico solo delle concezioni riguardanti il lavoro operaio nell'industria manifatturiera. Molti metodi di progettazione dell'automazione d'ufficio racchiudono modelli basati su principi analoghi. Essi, ad esempio, propongono di scomporre il lavoro d'ufficio in attività elementari, di misurare i tempi e valutare i metodi di esecuzione delle operazioni, di sempli- 35