ed astratte e gli eventi concreti che si presentano nella realtà lavorativa; (c) gli stessi nuovi strumenti vengono utilizzati secondo modalità inizialmente non previste, riconfermando, a volte in maniera davvero bizzarra, l'astuzia dell'operatore umano rispetto alla macchina. Forse si dovrebbe essere più cauti nei confronti di analisi" che possono risultare affrettate sui destini positivi o negativi dell'attività progettuale. L'osservazione attenta di attività "creative" come quella progettuale mostrerebbe molti più risvolti in cui si annidano l'esperienza, le skills inafferrabili e quasi inesprimibili del progettista, la bellezza di certe soluzioni e metodi di risoluzione. Inoltre, verrebbe sottolineata la natura sociale, ' condivisa dalle scelte tecnologiche ed organizzative. La progettazione è veramente un labirinto che riflette la complessità della mente umana e la complessità dei processi sociali attraverso cui si esprime: ciò pone notevoli ostacoli di comprensione ed intervento, ma anche numerosi gradi di libertà per "progettare la progettazione". Solo che," a differenza del lavoro operaio o impiegatizio, il lavoro di progettazione non è . stato oggetto di analisi sistematiche, volte all'indagine della sua natura oltre alla valutazione di quali siano le reali possibilità di modificare i ruoli lavorativi di operai ed impiegati. Ed è proprio per colmare questa lacuna che un gruppo di ricercatori ha condotto una serie di riflessioni teoriche e degli studi di caso sul tema della progettazione e della qua- 4