w Tabella 16. Proiezioni secondo la Fondazione Brodohm delle variazioni nei tassi di disoccupazione per diverse ipotesi sull’andamento della domanda di lavoro, anni 1990-95 (valori in percentuale, differenze semplici dei tassi di disoccupazione). Tassi medi annui di crescita dell'occupazione 1990-95 Variazione nel tasso di disoccupazione 1,2 0,8 0,4 0,0 Aumento o riduzione del tasso di disoccupazione Centro-Nord -1,0 -3,1 -1,7 -1,2 Mezzogiorno -0,1 0,8 1,7 2,7 Fonte: Fondazione Brodolini, 1991. L’esercizio previsivo che è stato fin qui esposto, è - come tutte le previsioni - discutibile. I suoi punti deboli sono alquanto evidenti: è condotto come un esercizio «separatista» (separa infatti le previsioni demografiche e sui tassi di attività dalle previsioni sulla crescita economica e sull’intensità di lavoro); è fondato su eccessive extrapolazioni (sia pure modificate con l’introduzione di vincoli più realistici) degli andamenti passati; incorpora nelle ipotesi sui coefficienti di lavoro assunzioni sui modelli di sviluppo che prevarrebbero nelle due grandi ripartizioni geografiche del paese, modelli che si collocano nei due casi estremi, quello di un accentuato avanzamento della produttività del lavoro al Centro-Nord e quello di una crescita delle attività ad alta intensità di lavoro nel Mezzogiorno. Ciononostante abbiamo voluto riportarne i risultati, non foss’altro che per avere un ordine di grandezza dei problemi che si presenteranno sui mercati del lavoro del Mezzogiorno e del Centro-Nord nei prossimi anni. La scelta tra le diverse ipotesi che si sono avanzate - soprattutto le ipotesi circa l’intensità di lavoro dei processi produttivi - va fatta tenendo conto delle tendenze macroeconomiche che caratterizzeranno il sistema Italia nei prossimi anni nonché della posizione che potrà assumere l’area meridionale nella struttura economica del paese. Una variabile problematica supplementare da tener in conto dovrebbe infine essere quella dell’immigrazione esterna, specie dai paesi extra-comunitari. In conclusione, l’esercizio di previsione che abbiamo svolto è servito a dimostrare che il riassorbimento della disoccupazione meridionale costituirà un obiettivo non facile nel medio-lungo periodo. Giova ricordare che i calcoli svolti e commentati hanno in comune l’ipotesi di propensione costante agli spostamenti di popolazione sul territorio nazionale. Qualora l’economia del Mezzogiorno non sia in grado di svilupparsi a un ritmo veloce e/o non aumenti l’intensità di lavoro nei processi produtti- vo