La struttura dell’offerta 95 le divergenze tecnologiche siano più apprezzabili per questi ultimi. Si possono naturalmente effettuare molte ipotesi, alcune delle quali non contraddette dei dati, altre più facilmente respinte. Prima di effettuare alcune considerazioni di carattere più generale vengono però presentate altre due tavole. La tavola 19 contiene un confronto fra i risultati di studi precedenti e i risultati dello studio attuale. Le prime due colonne evidenziano alcuni dati mancanti a causa del diverso tipo di aggregazione considerato negli studi precedenti, i quali includevano fino a trenta settori diversi. Tali studi non contengono però indicazioni sufficienti per riaggregare i risultati in modo conforme alla classificazione adottata in questo lavoro. Le colonne della tavola 19 riportano i valori delle medie aritmetiche settoriali di confronti fra vari paesi: lo studio di Chenery e Watanabe considera Stati Uniti, Giappone, Italia e Norvegia, mentre Song esamina Corea, Stati Uniti, Giappone ed Italia. Tali dati sono riportati in modo che il lettore possa disporre di un termine di paragone per l’interpretazione dei risultati. Le prime due colonne della tavola confermano che i settori alimentari e tessile presentano processi produttivi simili nei vari paesi. Le indicazioni sono contrastanti per altri settori: ad esempio il settore agricolo sembra presentare divergenze che non erano del tutto emerse nei precedenti studi, e l’opposto vale per le industrie estrattive e i servizi. Purtroppo, gli studi differiscono sia per quanto riguarda il campione di paesi considerato, sia per la disaggregazione settoriale esaminata, sia per il periodo temporale. Non è quindi possibile capire a quale di queste tre fonti possano essere attribuiti i diversi risultati. Nella speranza di ottenere ulteriori indicazioni si considerano ora i risultati relativi all’ultimo indicatore che misura il tipo di utilizzo intermedio eseguito nelle varie economie. I calcoli sono stati eseguiti prendendo come pesi i livelli produttivi dell’economia italiana (si veda la tavola 20). Al denominatore si trova quindi la somma per riga degli acquisti intermedi settoriali eseguiti in Italia, mentre al numeratore si trovano gli acquisti che sarebbero stati necessari per soddisfare i livelli produttivi italiani nel caso in cui l’Italia avesse disposto della struttura produttiva dei vari paesi. Ad esempio, in quasi tutti i paesi il valore relativo al settore agricolo