364 Claudio Rolle compì un’opera di avvicinamento fra le due nazioni. Scrive in merito Silva Vildósola: Non si esagera se si dice che in Cile non c’era mai stato un corrispondente meglio informato, più attivo, più dedito al suo lavoro. Mai nessun altro con i suoi telegrammi e le sue notizie private al direttore è stato più utile all’amicizia cileno-argentina e, in genere, alla politica del nostro paese. Quando il governo gli concesse l’Ordine al merito, rese solamente giustizia a un buon amico del Cile™. Infatti, Nicosia si era dimostrato un buon amico del Cile prendendo parte, con i fratelli Ricci, alla fondazione della colonia di immigrati Nueva Italia nella zona di Malleco, nel sud del Cile. Questa colonia non ebbe molto successo, però ciò non toglie nessun merito agli sforzi fatti dai suoi fondatori. Si dice che l’avventuriero Totò Nicosia fosse orgoglioso della fondazione di una città, Capitán Pastene, nella colonia, e che avesse chiesto che dopo la sua morte nella stessa gli fosse eretto un monumento. Tuttavia, a causa di Nicosia, l’impresa fu vicina al fallimento ancor prima del suo inizio. Infatti, quando uno dei promotori dell’impresa, Jorge Ricci, andò a Roma per definire le condizioni dell’emigrazione, le autorità italiane misero in discussione il socio, Salvatore Nicosia, per le sue idee rivoluzionarie che lo rendevano persona non gradita alla corona d’Italia. Il problema fu risolto da Ricci e la colonia italiana dei fratelli Ricci e di Nicosia fu avviata70 71. Nicosia era un ardente patriota italiano, discendente da una famiglia che aveva avuto un ruolo importante nell’unità della nazione, era orgoglioso della sua razza e amava il Cile come fosse la sua patria. Il ricordo che lasciò nell’ambiente giornalistico è unico. Silva Vildósola dice: Con lui se ne è andata una delle personalità più interessanti che le onde europee abbiano mai gettato sulle coste americane. Era un signore e aveva tratti geniali come giornalista. Per molti anni gli aneddoti su di lui circolarono fra la gente del mondo della stampa. Al «Mercurio» che fu la sua casa per tanti anni, rimarrà di lui un ricordo vivo e affettuoso. Udiremo la sua voce nell’ingresso, lo vedremo appoggiato alla ringhiera della galleria, criticando tutto e tutti, conficcando la lama della sua ironia nella stupidità, nella presunzione, nelle vane solennità di certi scrittori e politici. Lo contempleremo nuovamente mentre segue con gli occhi taglienti e ardenti ogni ragazza carina che passa vicino a lui. E molte volte ripeteremo la più bella espressione di ricordo: «Se Nicosia fosse qui...»72. 70 Ibid. 71 J. Ricci, La colonia «Nueva Italia» cuarenta años después de su fundación, Santiago, Libreria e Imprenta Artes y Letras, 1944. 72 C. Silva Vildósola, «En la muerte de Salvador Nicosia» cit.