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Claudio Rolle
    Strettamente legato a questo processo economico, contrassegnato da contrasti e oscillazioni, è lo sviluppo di nuovi gruppi e di nuove realtà sociali che hanno spesso generato conflitti. Come era successo in precedenza in Europa, in quegli anni emerse in Cile la questione sociale, originata da uno sviluppo economico disuguale e rapido, dall aumento della popolazione e dalla crescita disordinata e esplosiva dei centri urbani, con l’assoluta mancanza di igiene e decoro nelle abitazioni popolari. Tutti questi problemi, indicati come «questione sociale», dettero origine alle più svariate interpretazioni che andavano dalla negazione della loro reale esistenza fino alle prime argomentazioni rivoluzionarie (e non semplicemente di carattere rivendicativo) dei gruppi anarchici13.
    La questione sociale smise di essere un problema accademico o teorico e divenne una drammatica realtà nei primi anni del secolo XX, caratterizzati da sommovimenti sociali rilevanti (ovviamente rispetto al livello del paese), che trascinarono i gruppi popolari a manifestazioni di protesta duramente represse, soprattutto a Valparaiso nel 1903, a Santiago nel 1905, a Antofagasta nel 1906 e a Iquique alla fine del 1907, con la strage della scuola Santa Maria14.
    Già negli ultimi anni del secolo XIX era sorto un partito politico di indirizzo popolare, il partito democratico, fondato da Malaquias Concila, che contò sulla collaborazione di un altro degli italiani oggetto di questo saggio, il portegno15 Angel Guarello Costa. Schierato a sinistra del partito radicale, promotore dei mutamenti del secolo XIX, che fu profondamente coinvolto nelle sfide suscitate dalla questione sociale, il partito democratico è probabilmente il primo gruppo politico cileno che denota una volontà e un indirizzo classista, presentandosi come il partito degli emarginati, in contrapposizione ai privilegiati16. Su questa scia sarebbe nato, anni più tardi, il socialismo parlamentare cileno, che ebbe
     13    Per un chiaro riassunto della questione, si veda X. Cruzat e A. Tironi, La Cuestión Social, Santiago, 1988. Per quanto riguarda il decisivo contributo degli anarchici, si deve consultare la documentata opera di P. de Shazo, Trade Unions and Workers Movement in Chile 1902-1927, Madison, 1983 e anche la Historia de Chile (1891-1973) di Gonzalo Vial, cit., soprattutto il primo volume.
     14     Classiche in questo campo sono le opere di Hernán Ramirez Necochea (in particolare la sua Historia del movimiento obrero en Chile), di Julio César Jobet, Marcelo Segali e Jorge Barría Gerón. Di recente è stata pubblicata un’opera di C. Pizarro sugli scioperi operai in Cile. Per quanto riguarda il caso della scuola Santa Maria di Iquique, che ispirò il canto popolare di Luis Advis diffuso da Quilapayún, si veda il libro di E. Devés Los que van a morir te saludan, Santiago, 1988, che è un’impressionante e commovente cronaca di questo massacro.
     15 Si veda la voce portegno nel Glossario.
     16     Si veda A. Edwards e E. Frei, Historia de los partidos políticos chilenos-, G. Vial, Historia de Chile (1891-1973) cit., e l’opera citata di Julio Heise González.