70 Maria Rosaria Stabili Per ciò che riguarda il Cile, Patrizia Salvetti nel suo saggio ricostruisce, su fonti italiane, la storia dei rapporti tra i due governi, la missione tecnica dell’Icle, la creazione della Citai e la sua attività colonizzatrice. Al suo lavoro si rimanda per più approfonditi riferimenti. Le aree scelte per la colonizzazione sono due. La prima, lungo la costa, è nel centro-nord del Cile, nella provincia di Coquimbo presso La Serena, nella zona denominata La Vega Sur dove si individuano le parcelle offerte dalla Caja de Colonización Agricola. La seconda area, denominata Fundo San Manuel, del dipartimento di Parrai nella provincia di Linares circa quattrocento chilometri a sud di Santiago, è invece una zona interna, sulle pendici delle Ande97. E ancora difficile comprendere, in sede storiografica, come mai la missione tecnica italiana accetti l’offerta delle parcelle presentata dall agenzia cilena perche esse si rivelano, immediatamente, difficilmente coltivabili e prive di infrastrutture minime. I terreni situati nella regione di La Serena, per la vicinanza all’oceano, sono arenosi e molto alcalini mentre quelli di Parrai, oltre a essere pietrosi, sono soprattutto di difficilissimo accesso. Anche riguardo a questa esperienza di immigrazione organizzata non mancano sospetti di speculazioni. Lo stesso presidente del Cile, González Vide-la, che vuole la colonizzazione dei terreni di La Serena e di questa citta e sembra che i terreni acquistati dalla Citai appartenessero a suoi amici latifondisti98. Le vicende delle centoventi famiglie installate nella provincia di Coquimbo, provenienti dal Trentino, alcune delle quali, in ondate successive, rientrano in Italia o si disperdono in altre zone delle Americhe, e le peripezie delle altre venti, installate nei terreni di Parrai e provenienti dall’Abruzzo, sono raccontate da G. Calligaro e C. Martini con dovizia di particolari99. Attraverso la consultazione della documentazione prodotta dalle rispettive collettività e soprattutto la raccolta delle storie di vita dei coloni, gli autori tracciano un quadro fortemente drammatico di questa esperienza che andrebbe però ulteriormente approfondito. Per quanto sia impossibile accedere alla documentazione dellTcle, è disponibile, presso la parrocchia italiana di Santiago, l’archivio, quasi completo, della Citai per il periodo compreso tra il 1951 e il 1974, anno in cui la compagnia viene liquidata. Sono di estremo interesse non soltanto i documenti prodotti dalla compagnia e gli atti delle riunioni del 97 lele, Emigrazione e colonizzazione agricola in Cile, Firenze, 1953. 98 M. Lando, «L’operazione Cile» cit., p. 55. 99 G. Calligaro, Colonos de Las Vegas cit., pp. 113-80; C. Martini, Colonización italiana cit., pp. 50-198.