degli addetti, ma l'errore in eccesso delle cifre 1921 rende molto dubbia tale affermazione, di modo che in conclusione sembra potersi affermare che in tale periodo gli addetti all'agricoltura siano rimasti sostanzialmente immutati oppure siano solo leggermente aumentati. Tra il 1921 e il 1931 risulta invece una diminuzione di tale entità da riuscire ben difficilmente giustificabile con la diversità dei criteri di rilevazione. Sulla base di dati grezzi vi è in tale periodo una riduzione da 10 milioni 264 mila a soli 8 milioni 9 mila addetti. Pur assumendo per 11 1931 il dato rettificato di recente in 9 milioni 356 mila addetti, resta pur sempre una riduzione che non sembra giustificabile con la sola sopravalutazione dei dati del 1921. Si può quindi ritenere che in tale periodo ebbe inizio una tendenza discendente nell'occupazione in agricoltura. Tra il 1931 e il 1951 tale tendenza si è accentuata e appare così netta da poter senza dubbio essere interpretata quale significativa di una effettiva riduzione della popolazione occupata in agricoltura anche perché, in tempi più recenti, minori sono da ritenere le divergenze dovute alla diversità dei criteri di rilevazione. Nell'ultimo ventennio gli addetti all'agricoltura risultano diminuiti di circa 1 milione e 300 mila unità, passando da 9 milioni 356 mila a 8 milioni 60 mila addetti. Guardando all'intero periodo coperto dalle rilevazioni statistiche, la popolazione attiva addetta all'agricoltura risulta nel 1931 sugli stessi livelli di quella del 1901 e in netta diminuzione tra il 1931 e il 1951. La considerazione dei dati relativi alla sola popolazione attiva di sesso maschile, cioè di quei dati che sono comparativamente affetti da errori molto minori, sembra confermare l'andamento ora rilevato per i dati complessivi. Occupazione in aumento tra il 1881 e il 1901, stazionaria nell'insieme del periodo 1901-1931, in diminuzione tra il 1931 e il 1951. Sia rispetto al 1911 che al 1931 la diminuzione comparativa di gran lunga maggiore riguarda l'Italia Settentrionale, e in particolare il Piemonte, la Lombardia e il Veneto. Tab. 14. - Occupati in agricoltura nel settembre 1952. (Numeri indici con base 100 riguardanti la popolazione attiva addetta all'agricoltura negli anni indicati) Regioni Piemonte e Valle d'Aosta Lombardia Veneto Liguria Emilia Toscana Marche Umbria Lazio Abruzzi e Molise Campania Puglie Basilicata Calabria Sicilia Sardegna 1911 = 100 53,5 55.5 68.6 72,9 106,4 83,4 100,4 77,9 129,1 73.0 82.1 106,3 91,4 81,1 82,2 95,2 1931 = 100 96,6 104,1 100,1 88,6 92,6 113.3 129,0 114.4 94,1 89,8 89,3 76,1 68,0 94,0 95,9 76,8 Italia settentrionale Italia centrale Italia meridionale Italia insulare 74.8 95,3 86,2 84.9 96,7 109,1 82,8 89,7 64