direttamente dalla base, cioè esaminando o intervistando direttamente le singole unità statistiche dell’universo o del campione.
      E’ chiaro che questo secondo sistema, che è il più diffuso, necessita di tutta una preparazione metodologica che va dalla ideazione dell’inchiesta e dalla definizione dei limiti, alla preparazione del personale necessario al rilevamento (che non sarà sempre specializzato, ma dovrà sempre essere addestrato per il lavoro specifico), alla organizzazione dei controlli e del centro di raccolta dei dati ed alla elaborazione degli stessi. Preparazione tutta centrata sull’elemento principale del rilevamento, che è la scheda, la quale potrà essere solo una traccia, una guida al colloquio o al rilevamento perché l’inchiestatore non dimentichi qualche elemento importante, ovvero potrà essere, come è nella maggior parte dei casi, una serie di interrogativi che vogliono una risposta sulla scheda stessa. E questa potrà esser compilata rispondendo per esteso alle singole domande, ovvero tutto potrà ridursi ad un sistema di caselle da annullare, da indicare o da numerare, con maggiore sicurezza statistica, maggiore proprietà (spesso le schede vanno riempite in piedi, all’aperto, o comunque in posizione scomoda), maggiore rapidità e possibilità di quasi automatica deduzione di punteggi, di indici e di valori, di rapido trasporto dei dati e dei punteggi sulle schede e sulle tabelle riassuntive per la elaborazione finale, statistica e sociologica. La scheda potrà essere studiata, a seconda delle circostanze nelle quali avviene l’intera inchiesta, perché possa essere riempita direttamente dall’interessato (l’unità statistica di rilevamento), ovvero possa essere riempita dall’inchiestatore, in presenza, o meno, dell’interessato.
      Un terzo genere, intermedio, di inchiesta è quello che si potrebbe chiamare della inchiesta semidiretta, e che consiste nel raccogliere gli elementi per il giudizio attraverso l’intervista con un certo numero di persone che conoscono l’ambiente per l’esperienza diretta derivante loro dalla funzione sociale specifica (es. : il sindaco, il segretario comunale, il parroco, il comandante la stazione dei carabinieri, la maestra, il medico condotto, ecc., quando si tratti di cose che interessano un piccolo comune). Evidentemente una inchiesta di tale genere non potrà mai darci dei dati numerici, e comunque non sarà mai possibile attribuirle un valore scientifico, ma potrà essere sempre un buon commento complementare ad altri tipi di inchiesta, e un ottimo modo per iniziare i contatti con la realtà d’un determinato luogo. Un ultimo metodo di conoscere la realtà, e che, applicato recentemente in Germania su vasta scala per scopi precisi di pianificazione, ha dato risultati ottimi, è rappresentato dalla cosiddetta « conversation dirigée », che consiste nel raccogliere in una sala tutti gli interessati ad un determinato problema e portarli ad una discussione sull’argomento. Evidentemente sono necessari in questo caso, una accurata preparazione ed organizzazione preventiva ed una intelligente elaborazione di quanto è stato detto ; ma i risultati sembrano eccellenti. Bisogna comunque tenersi lontani dalla tentazione di determinare un indirizzo nella pianificazione attraverso una indagine diretta sulle opinioni, sui bisogni e sui desideri delle persone. A meno che non si tratti di tests, di domande intenzionali facenti parte di uno studio sociometrico, e che si tratti di cose semplici, senza possibilità d’equivoco psicologico, il giudizio diretto dell’interessato non sarà mai probante. Per fare una scelta è necessario conoscere profondamente il valore dei singoli elementi fra i quali la scelta
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