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I limiti dell’uso delle statistiche brevettuali
nali, che conviene approfondire per poter meglio valorizzare l’esito di questa indagine.
   Questa caratterizzazione o deformazione sistematica della prospettiva è stata messa in luce da una serie di considerazioni teoriche ed analisi empiriche, una breve rassegna delle quali sembra indispensabile.
   Le possibile fonti di errore sono infatti numerose.
   a)     No« tutte le invenzioni sono brevettate. In effetti il brevetto altro non è se non una protezione legale accordata dallo Stato all’inventore per proteggerlo dall’imitazione e quindi permettergli lo sfruttamento commerciale dell’innovazione e, in ultima analisi, assicurargli l’appropriabilità dei vantaggi economici che scaturiscono dall’attività inventiva.
   Al tempo stesso il brevetto, tuttavia, rappresenta un’informazione sia pure codificata e un segnale della rilevanza di certi temi di indagine. Accanto alla protezione legale esiste così un elemento di divulgazione insopprimibile.
   Questi elementi spiegano in qualche misura la ricorrente osservazione empirica di grandi imprese che preferiscono la protezione di fatto garantita dalle ampie quote di mercato al deposito delle domande di brevetto.
   Si spiega anche una prevalenza di domande di brevetto relative a inno- , vazioni di prodotto per definizione esposte all’imitazione, rispetto alle innovazioni di processo garantite dalla riservatezza propria dei processi produttivi.
   Dai primi risultati dell’ampia indagine di Levin1 sulle differenze interin-dustriali nelle condizioni di appropriabilità delle quasi rendite generate dall’introduzione di innovazioni e da investimenti in attività di R&S, basata su 630 risposte a questionari inviati a imprese attive in 130 differenti settori industriali, risulta che:
-  i brevetti sono lo strumento di appropriazione meno efficace per le innovazioni di processo al confronto con i tempi di vantaggio sui concorrenti, e i vantaggi generati dalle curve di apprendimento;
-  i brevetti sono uno strumento di appropriazione assai debole per le innovazioni di prodotto e sono superati dai ritardi del processo imitativo, dalle curve di apprendimento e dai servizi di assistenza commerciali;
-  i brevetti sembrano mantenere elevati standard di credibilità solo nelle industrie di farmaceutica e della chimica organica.
   I principali limiti nell’efficacia dei brevetti dipendono dall’abilità dei concorrenti di aggirare la protezione legale con pratiche di “patenting around” che spesso sono stimolate proprio dal deposito di una domanda di
     1 Cfr. Levin - Klevorich - Nelson - Winter (1985).