Cosa si può fare
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   (quando e dove serve) a strumenti quali l’apprendistato, i contratti di formazione-lavoro. Uno spazio caratterizzato da grande adattabilità, per far fronte a quello che abbiamo chiamato l’aspetto congiunturale della domanda;
- dall’altro, per un generale ripensamento dei contenuti e delle didattiche tradizionali: in funzione di una formazione strutturale di più alto livello, in termini di riattualizzazione e integrazione dei contenuti, ma soprattutto in termini di metodologie e di flessibilità. E questo, facendo riferimento:
   • alle scelte che già si stanno effettuando a livello delle componenti più dinamiche del sistema produttivo, e non ai bisogni del giorno per giorno;
   • a un target che si sposta verso livelli più alti di quello tradizionale.
      Si rifletta, ad esempio, sul fatto che, in produzione, figure professionali polivalenti come il “conduttore di sistemi”, che solo tre anni fa erano un’ipotesi astratta e ora sono una realtà concreta alla Fiat-Auto e all’IBM, emergeranno nei prossimi sette anni in settori diversi, editoria compresa.
      Impostata la questione in questi termini, l’impossibilità di intervenire sul sistema di FP per la mancanza di certezze sull’evoluzione della domanda diventa un alibi poco credibile; o nasconde una logica, perseverante nell’errore, di una progettazione sociale onnicomprensiva, che, come abbiamo detto all’inizio di questa ricerca, non ha mai fatto fare e non può fare passi avanti. Al contrario, e numerose esperienze nel mondo della formazione gestita dai privati lo confermano, la logica vincente è quella di una formazione su misura, se non di un vero e proprio self-service: in funzione dell’utilizzatore diretto, l’allievo, e del vero destinatario finale (tenuta e sviluppo del sistema produttivo).
      La modularità degli interventi appare in ogni caso - domanda congiunturale e domanda strutturale - la soluzione più efficace per una formazione “su misura” rispetto all’utente e al committente. Ma si tratta di uno strumento; e come tale si rivela utile solo se lo si sa usare. Se cioè si ha effettivamente la capacità di programmazione generale delle attività del Centro; se, all’interno della programmazione generale, si detengono solide professionalità nella progettazione dei singoli interventi didattici, tali da formare l’allievo attraverso un’estrema concretezza nell’insegnamento.