Tecnologia ed economia urbana 103 previsione, progettazione, pianificazione e creazione di conoscenza, risultano quindi soggette a fenomeni di polarizzazione, mentre parte delle attività di produzione non sono più vincolate a fattori di agglomerazione e possono risultare spazialmente disperse. Lo schema di evoluzione ora delineato consente di ipotizzare una crescente selettività nelle gerarchie urbane intemazionali-, un numero ristretto di città è infatti in grado non solo di produrre conoscenze ma anche, e soprattutto, di controllarne le traiettorie di evoluzione e diffusione. 4. Sinergie urbane e fattori di nuova territorialità Sulla base dell'analisi metodologica svolta nel capitolo precedente, è possibile a questo punto ridefinire i fattori finalizzati strettamente alla caratterizzazione delle potenzialità «innovative» delle aree urbane. Ragionando in termini di interazione multipla, rifacendosi quindi all'agglomerazione selettiva e non a quella generica, diviene indispensabile fornire una dimensione qualitativa agli elementi genericamente considerati come fattori di determinazione di funzioni urbane innovative. Il concetto di sinergia mette in evidenza come il potenziale delle diverse aree metropolitane non sia dato tanto dalla «quantità» o intensità dei singoli fattori, quanto piuttosto dalla loro eterogeneità e complementarità e dalla loro capacità di integrarsi reciprocamente. In particolare: 1) La presenza di uno o più grandi gruppi industriali con potere oligopolistico. Ci si riferisce alla localizzazione di strutture direzionali e di controllo del sistema economico. 2) Una struttura produttiva caratterizzata dalla presenza di un tessuto industriale diversificato, in cui è incisiva tanto la componente di industrie innovative, quanto quella composta dai settori trainanti più tradizionali. Ciò risponde al carattere multifunzionale dei processi di innovazione tecnologica, e una base industriale di questo tipo sembra essere caratteristica dei centri urbani a sviluppo consolidato, essendo associata di regola alla presenza di una forza-lavoro con elevata qualificazione in una pluralità di settori. 3) La presenza di importanti strutture universitarie di istruzione e di ricerca, di cui possono beneficiare sia le imprese sia gli altri organismi di ricerca pura e applicata. 4) L'esistenza di attività di servizio tecnologico e di ricerca scientifica privata o internazionalizzata. Le prime svolgerebbero un ruolo di diffusione delle conoscenze di tipo diretto (vendita di know-how), le