Un profilo dell’incidentalità per tipologia insediativa dei comuni Livello e distribuzione degli incidenti Pur comprendendo un numero limitato di comuni (vedi Tabella 5), la classe di comuni a densità alta in pianura concentra il maggior numero di incidenti, ben il 45% del totale regionale (Tabella 6), valore peraltro superiore alla relativa quota di popolazione (37%, vedi Tabella 1). Tabella 6 Distribuzione percentuale di incidenti, morti e feriti nelle classi di analisi dei comuni Classi di analisi Incidenti Morti Feriti Bassa densità (montagna) 3% 9% 3% Bassa densità (collina) 5% 11% 5% Bassa densità (pianura) 6% 15% 6% Media densità (montagna) 2% 3% 2% Media densità (collina) 11% 12% 11% Media densità (pianura) 17% 20% 17% Alta densità (montagna) 2% 2% 2% Alta densità (collina) 8% 8% 8% 45% 21% 45% Alta densità (pianura) Fonte: elaborazione CMRSS su dati ISTAT Contribuiscono in modo significativo a questo primato negativo la città di Torino e la sua area metropolitana. I comuni a bassa densità, che insieme rappresentano circa il 14% di incidenti, concentrano però il maggior numero di morti: quasi il 35% del totale regionale. Di questi, quasi la metà (15% del totale regionale) avviene nei comuni di pianura a fronte di una percentuale di incidenti pari a circa il 6%. Nella classe a media densità, i comuni di collina e pianura registrano una percentuale non trascurabile di incidenti e di morti: questi ultimi sfiorano in pianura il 20% del totale regionale. I valori degli indici di mortalità e lesività (Figura 9) evidenziano ancora più chiaramente la criticità dei comuni a bassa densità. In particolare, i comuni montani presentano il valore più elevato di mortalità. Quest’ultima risulta più contenuta soprattutto nei comuni di pianura ad alta densità che però hanno un valore considerevolmente elevato della lesività. Relazione Annuale 158 IRES 2013