approvato dal Consiglio regionale nel dicembre 2006) che ha, almeno in parte, guidato l’elaborazione dei programmi di sviluppo finanziati con risorse aggiuntivi. Il Piano Attuativo Regionale del Fondo Aree Sottoutilizzate (ora Fondo di Sviluppo e Coesione) è invece stato adottato dalla Giunta regionale nell’ottobre 2008. Esso prevede un investimento complessivo di 1 milione di € (con una quota superiore all’80% a valere sulle risorse FAS) per progetti infrastrutturali ed iniziative articolate in quattro assi (innovazione e transizione produttiva; sostenibilità ambientale, efficienza energetica, sviluppo fonti rinnovabili; riqualificazione territoriale; valorizzazione delle risorse umane). L’avvio del nuovo ciclo di programmazione ha tuttavia negativamente risentito della crisi economica avviatasi alla fine dello scorso decennio, con i suoi riflessi sulla situazione di finanza pubblica, che ha determinato un posticipo dell’operatività dei nuovi strumenti di programmazione. L’attuazione del PAR piemontese - analogamente a quanto avvenuto nella maggioranza delle Regioni italiane - ha pertanto preso sostanziale avvio nel corso del 2012 con largo ritardo rispetto a quanto originariamente previsto e al termine di un processo di revisione che ne ha parzialmente ridotto i finanziamenti di parte statale (ovvero la quota FAS) e ridefinito, in modesta misura, gli ambiti di intervento. Negli anni più recenti, in attuazione dell’art. 16 della legge delega 42/2009 (federalismo fiscale), è stata infine riformato l’impianto della politica nazionale regionale destinata a promuovere lo sviluppo economico e a rimuovere gli squilibri economico sociali (si veda il d.lgs. 88, 31 maggio 2011, “Risorse aggiuntive ed interventi speciali”). Oltre a proseguire nella direzione di una maggiore integrazione tra i programmi di matrice europea e la politica nazionale regionale, il rinnovato quadro normativo modifica la disciplina del Fondo Aree Sottoutilizzate (ridenominato Fondo per lo Sviluppo e la Coesione – FSC) ed introduce un nuovo strumento di programmazione negoziata: il Contratto Istituzionale di Insediamento. Queste modifiche vanno inserite nel ridisegno complessivo del sistema di federalismo fiscale previsto dalla L. n. 42/2009 e devono quindi essere declinate in tale contesto come si vedrà meglio nel capitolo 1 della parte seconda di questo rapporto. 4. Considerazioni finali Con l’avvio del nuovo ciclo di programmazione 2007-2013 si è sostanzialmente conclusa l’esperienza del meccanismo Intesa e APQ per come essa era stata originariamente congegnata. La nuova architettura istituzionale ha infatti ridisegnato le caratteristiche dei principali strumenti di programmazione del Fondo Aree Sottoutilizzate avvicinando le loro modalità di funzionamento ed operative a quelle vigenti nella politica regionale europea, nell’obiettivo di rafforzare le possibili sinergie tra le 24