La seconda manovra di aggiustamento è di poco successiva e comprende sia l’introduzione di un bilancio molto austero per l’anno fiscale 1986-87, con un taglio degli investimenti nell’ordine di un quarto in termini reali, sia un deprezzamento della rupia del 31 per cento (settembre 1986). Anche in questo caso si registra un successo, con la diminuzione del tasso di inflazione dal 9,6 per cento del 1987 al 6,3 per cento del 1989.
          Repelita V: 1989-94. Le previsioni sulla crescita del PIL erano del 5 per cento, mentre l’economia indonesiana sperimenta tassi di crescita ben maggiori: il dato per il 1994 è del 7,5 per cento.
          L’ottimo andamento dell’economia indonesiana nel 1994 è dovuto soprattutto all’aumento dei consumi (grazie all’aumento del livello minimo dei salari) e degli investimenti privati, stimolati dall’andamento dei tassi di interesse, che si sono mantenuti relativamente bassi. La crescita degli investimenti interni è stata forte (si veda, per un’analisi delle componenti della domanda interna, la tabella 3c nell’Appendice 2): nel 1994 si è superato il livello degli investimenti attuati in tutto l’anno 1993 (quasi 34.700 miliardi di rupie), con la cifra di 39.450 miliardi di rupie. Infine l’impatto positivo sulla crescita economica è da ascrivere all’andamento delle esportazioni.
          Per quanto riguarda la struttura dell’economia indonesiana, possiamo notare un’ulteriore diminuzione del peso del settore agricolo, che costituisce (1994) il 16,7 per cento del PIL, mentre sempre più importanza (anche nelle esportazioni) riveste il settore manifatturiero, che rappresenta (1994) il 23,1 per cento del PIL (si veda la tabella 2c nell’Appendice 2)<
          Suddividendo il settore industriale in industria estrattiva e manufatturiera, si nota un’accentuazione dell’andamento già sopra evidenziato. Petrolio e gas naturale, dal 1988, non costituiscono più la principale voce delle esportazioni e delle entrate governative. Nel 1993 la produzione di petrolio è stata di 75.356 tonnellate (-1,44% rispetto al 1992), la produzione di gas è stata di 54 miliardi di m3 nel 1992 (+10,7% rispetto al 1991), mentre la produzione di carbone nel 1992 è stata di 21,15 milioni di tonnellate. Inoltre ;1 peso degli idrocarburi sulle esportazioni è notevolmente diminuito (il 30% nel 1993).
          Il settore manifatturiero rappresenta il 23,9 per cento del PIL, con 10.840.000 addetti (1994). Una notevole importanza rivestono il settore tessile (che importa però tutti i macchinari e le materie prime), quelli alimentare, chimico, dei prodotti in pelle, della carta e metalmeccanico.
          La crescita delle esportazioni manifatturiere è stata nel 1993 del 16,3 per cento. Un’analisi più approfondita mostra come la metà della crescita è dovuta a variazioni dei prezzi dei prodotti del legno, mentre l’altra metà si può ascrivere a calzature, macchinari, prodotti metallici ed elettrici e altri misti, che sono cresciuti fino al 40 per cento. I prodotti tessili hanno sofferto la concorrenza internazionale, denunciando una caduta dei prezzi del 19 per cento, che ha cancellato l’incremento dell’ 11 per cento in volume.
          Per quanto riguarda il settore dei servizi, il turismo è uno dei comparti più dinamici e promettenti dell’economia indonesiana.
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