Appendice metodologica. Le previsioni al 1991
      1.1 dati relativi al 1991 non possono essere considerati previsioni demografiche rigorose. Il dato di partenza (popolazione al 1985) è stato infatti, come si è detto, calcolato per interpolazione fra un dato consuntivo per il 1983 e uno previsto per il 1989 (dati IRES). A tale dato sono poi stati applicati dei tassi di mortalità medi per classi d'età (cfr. più sotto) onde ottenere una stima della popolazione al 1° gennaio 1991. Tale stima viene perciò effettuata in ipotesi di migrazione nulla, ipotesi che viene accettata in due scenari ISTAT ma non in quello IRES, che assume invece un saldo migratorio lievemente negativo. Rispetto a eventuali previsioni IRES dovremmo perciò attenderci una leggera sovrastima, e rispetto alle previsioni ISTAT (non pubblicate a livello provinciale) una leggera sottostima per le classi d'età superiori ai 13 anni (in quanto il dato di partenza per il 1985 scontava una certa emigrazione) e una sovrastima per la classe d'età fino a 13 anni, dato che le previsioni ISTAT sui tassi di natalità si sono rivelate superiori al reale. Il lettore è perciò invitato a non considerare i dati demografici qui presentati alla stregua di previsioni rigorose, e a preferire eventuali stime ISTAT o IRES in caso di discrepanza. Le differenze dovrebbero comunque essere molto contenute 1.
      2. Il dato demografico è stato aggiornato come segue. La popolazione fino a 5 anni è data dalla somma delle nascite previste dall'IRES, corrette con i tassi di mortalità 1 2. Le classi quinquennali successive sono la classe precedente al 1985, moltiplicata per il tasso di sopravvivenza, ottenuto elevando alla quinta il complemento del tasso annuo di mortalità. Tale tasso annuo è quello intermedio fra una classe quinquennale e quella successiva.
      Per quanto riguarda le classi non quinquennali giovani (10-13 e 14-19) si è supposto che la popolazione fosse distribuita uniformemente entro la classe d'età. La correzione per la mortalità prevista per la classe 65 e oltre è stata effettuata operando su classi quinquennali secondo le mortalità indicate fino a 85 anni, e applicando alla popolazione residua il tasso di mortalità di tale classe.
      Dato che la composizione della popolazione totale per sesso è sostanzialmente ri-specchiata nella composizione per sesso della popolazione fornita di titolo di studio inferiore, e dato il bassissimo valore del tasso di mortalità delle classi non anziane, si è rite-
1 II saldo migratorio si aggira su -7000 all'anno; in cinque anni la riduzione di popolazione dovuta all'emigrazione netta dovrebbe quindi essere compresa fra l'l,5% e il 2%.
2 Qui e di seguito, si sono usati i tassi di mortalità ISTAT regionali per il 1980, gli ultimi disponibili.