Appendice metodologica - Le previsioni al 1991 69 nuto sufficiente utilizzare il tasso medio di mortalità fra maschi e femmine per la popolazione non fornita di titolo di studio superiore e per quella fornita di titolo di studio superiore in età fino a 59 anni nel 1985. Per quanto riguarda la popolazione fornita di titolo di studio superiore con 60 e più anni nel 1985, i tassi di mortalità maschili e femminili sono stati ponderati con le quote dei due sessi sulla popolazione fornita del relativo titolo di studio. 3. Si è supposto come ipotesi nulla che a 14 anni di età si consegua il diploma di media inferiore. Tutta la popolazione "nuova" con più di 14 anni è quindi fornita di diploma di scuola media inferiore.Questa ipotesi di comodo è accettata semplicemente per la scarsa importanza del dato; un'ipotesi alternativa, qui non esaminata, potrebbe essere quella di ammettere un tasso di non completamento degli studi pari a quello del 1985. 4.1 nuovi diplomati al 1991 sono stati calcolati applicando agli iscritti ai vari anni scolastici i relativi tassi d'abbandono 3. Ciò ha consentito di valutare la consistenza degli iscritti al quinto anno fra il 1985-86 e il 1988-89; il dato per il 1989-90 è stato ottenuto estrapolando questa breve serie 4. Il numero di studenti del quinto anno è stato poi moltiplicato per il rapporto licenziati totali-candidati interni del 1982-83, ultimo dato disponibile 5. L'attribuzione dei candidati alle classi d'età è stata fatta in base all'ipotesi che il diploma venga conseguito all'età di 18 anni 6 *. Il numero di diplomati così ottenuti è stato ovviamente aggiunto allo stock dei diplomati preesistenti, valutato in base a quanto esposto nei paragrafi precedenti. 5. Per quanto riguarda i nuovi laureati, si è proceduto in modo diverso, data la minore disponibilità di dati. Si è innanzitutto valutato il rapporto tra laureati in un dato anno e iscritti al primo anno X anni prima. Il valore di X è stato scelto come quello per il quale la relazione fra iscritti e laureati risultava più significativo, variando quindi fra facoltà e facoltà 1. Ciò ha consentito, essendo disponibile la serie degli iscritti al primo anno fino al 1982-83, di calcolare i laureati fino al 1987-88 o 88-89. Per gli anni successivi si è proiettato il trend delle iscrizioni al primo anno, e quindi si è proceduto come sopra 8 * * Il. 3 Dati ISTAT. Il tasso d'abbandono è mediamente molto alto, complessivamente il 34,8% fra il primo e il quinto anno. 4 L’estrapolazione è molto solida, con un coefficiente di determinazione che varia da 0,619 per i liceimagistrali a 0,924 per le altre scuole. 3 Ciò implica l'assunzione (del tutto plausibile) che i ripetenti "si elidano", cioè che la quota di ripetenti che si diploma all'anno X compensi la quota di studenti del quinto anno dell'anno X che si diploma in anni successivi. 6 Questa ipotesi semplificatrice non crea problemi per gli studenti normali data l'aggregazione dei dati, se non per la limitata quota di studenti diplomatisi a 17 anni nel 1989-90, a 20 anni o più nel 1986, a 21 o più nel 1987, ecc., quota che dovrebbe essere irrilevante a fronte delle dimensioni dello stock. Pro- blemi più seri potrebbero essere dati dagli studenti serali, che non sono stati considerati esplicitamente nel calcolo per mancanza di informazioni sulla struttura per età. 11 numero complessivo di studenti su- periori serali è tuttavia molto limitato, circa il 2% del totale, il che rende nuovamente insignificante il numero di nuovi diplomati nel periodo rispetto allo stock complessivo. X è risultato pari a 5 per tutte le facoltà tranne medicina (6), lettere e legge (4) e architettura (7). Per magistero e scienze politiche la relazione non è significativa (cosa a nostro avviso degna di nota) e si è quindi proiettato il rapporto medio fra laureati e iscritti al primo armo 5 anni prima. Il trend degli iscritti al primo anno è risultato assente per medicina, economia, legge e lettere. Per questi casi si è utilizzato il dato medio del periodo di stima.