PRESENTAZIONE E’ noto che il tema della stratificazione sociale ha assunto negli ultimi anni una crescente importanza. In primo luogo perché la questione ha acquistato un significato strategico all’interno del dibattito culturale e delle scienze sociali, come campo di verifica e correzione di metodi di indagine e di modelli interpretativi. In secondo luogo perché esiste una vera e propria carenza di conoscenze in questo campo. Questa carenza appare più rilevante in quei Paesi, come l’Italia, che vivono da cinque-sei anni una profonda crisi economica, le cui conseguenze sono ancora tutte da accertare sia in termini di ridistribuzione di redditi che di composizione dei gruppi sociali. A questa carenza oggettiva si aggiunge una sempre più diffusa esigenza di inserire gli interventi sociali e l’azione politica in un quadro sociale meglio conosciuto e apprezzato nelle sue articolazioni e nella sua composizione. L’operatore politico cerca infatti di superare l’atteggiamento “predicatorio” proprio attraverso un più corretto rapporto con i gruppi sociali, colti ciascuno nella loro reale specificità; e altrettanto cerca di fare, sia pure con maggior fatica, l’operatore culturale, teso a superare un atteggiamento di “denuncia” a favore di ricerche e attività finalizzate a 5