causa della struttura e della tecnologia delle imprese e dei mercati "periferici". Nelle imprese "centrali", i costi del capitale e degli apporti non umani sono dominanti, e pertanto esse possono permettersi di pagare generosamente il proprio personale. Ciò può avvenire volontariamente, per attrarre il personale più desiderabile, oppure su sollecitazione delle rivendicazioni o agitazioni sindacali (naturalmente, i sindacati "centrali" possono chiedere e ottenere retribuzioni esorbitanti, specialmente se le loro richieste sono appoggiate da un governo di sinistra).
Nelle imprese "centrali" gli impieghi tendono ad essere buoni, mentre nelle imprese "periferiche" il lavoro dà meno soddisfazioni. La suddivisione di un'economia avanzata in due mercati della manodopera è nota agli economisti industriali americani sotto il nome di "teoria del doppio mercato del lavoro". I buoni posti ad alta retribuzione e stabilità si trovano sul cosiddetto mercato primario del lavoro, mentre i posti caratterizzati da bassa retribuzione, bassa produttività e instabilità si trovano sul mercato secondario del lavoro.
In certa misura, il dualismo del mercato del lavoro risulta inevitabilmente dallo sviluppo economico. Nel corso del processo di sviluppo, ogni economia registra un tasso differenziale di incremento della produttività tra i suoi diversi settori. In effetti, è impensabile che tutti i settori di un'economia abbiano un identico grado di intensità di capitale, di velocità di produzione, di consumo d'energia. Molti servizi sociali, quali l'educazione e i servizi sanitari, sono necessariamente attività a bassa velocità, in dipendenza della relativa lentezza dei processi umani di apprendimento e di cura. Altre attività, quali i trasporti e le telecomunicazioni, possono invece ricollegarsi a fenomeni la cui natura permette alte velocità: le moderne comunicazioni possono aver luogo alla velocità del suono o alla velocità della luce. E' quindi per ragioni tecniche, derivanti dalla struttura naturale, che l'intensità di capitale e la velocità di produzione hanno un enorme potenziale produttivo soltanto in certe industrie.
I beni e i servizi prodotti dalle industrie ad alta velocità costituiscono la base economica del sistema di vita americano. L'elenco include i cereali per colazione, i programmi televisivi, le automobili, i prodotti petroliferi, le fibre sintetiche e l'energia elettrica. I televisori vengono prodotti in massa, mentre per i programmi televisivi si usa una distribuzione per processo. Enormi risparmi di tempo possono essere conseguiti facendo viaggiare il messaggio mentre il destinatario se ne sta a casa, invece di farlo spostare fino al punto di origine del messaggio stesso. Il costo per teleutente di produzione ed emissione di un programma televisivo popolare è vicino allo 0. I produttori americani di automobili, prodotti petroliferi e cereali sono i maggiori patrocinatori di programmi televisivi: in questo modo, i prodotti ad alta velocità finanziano la televisione, che è un mezzo ad alta velocità.