Schumpeter, una capacità caratteristica, la capacità di introdurre espedienti tecnici che permettano il conseguimento di risultati più soddisfacenti (s'intende rispetto ai fini prestabiliti) oppure l'adozione di strumenti più efficaci per ottenere lo stesso risultato. Trasferito alla sfera della politica, viene definito in questo saggio così: « L'innovazione politica è la saldatura tra l'invenzione normativa-ideologica e l'insieme delle forze politiche, cioè agenti nel!' arena-mercato della politica, in modo tale da garantire ad un gruppo politico un monopolio provvisorio del sostegno e della legittimazione ». Un esempio di innovazione politica sarebbe il carisma weberiano. Ma la fenomenologia dell'innovazione politica è certamente più vasta: dovrebbe almeno comprendere quell'insieme di doti caratteristiche del politico abile ed accorto che Pareto ha compreso nella categoria dell'istinto delle combinazioni. La seconda osservazione è che l'innovazione non ha necessariamente una funzione assiologicamente positiva: anche il fascismo è stato innovativo rispetto al regime liberal-democratico che ha spazzato via ricorrendo all'astuzia e alla forza. Se mai è da aggiungere che un regime siffatto, come nota lo stesso Farneti, si distingue da un sistema liberal-democratico perché blocca la possibilità stessa di future innovazioni, e pertanto la sua crisi, anche se latente, è cronica, e quando scoppia, scoppia accompagnata in genere da violenza. Se il contrario della innovazione è la stagnazione, è il caso di dire che una dittatura che cresce e si sviluppa a danno di un precedente sistema liberale è un espediente innovativo che però instaura un'età di stagnazione. In terzo luogo nel suo significato assiologicamente positivo sembra che il concetto di innovazione serva a rappresentare un quid medium fra reazione e rivoluzione, e probabilmente il suo uso ideologico esprime l'esigenza del mutamento senza scosse violente: come dire che in una società politica ordinata democraticamente il politico innovatore ha la stessa funzione dell'imprenditore in una società di mercato, la funzione cioè di impedirne il deterioramento attraverso il continuo adattamento. Infine il tema dell'innovazione tocca il fianco del tema dibattutissimo della funzione degl'intellettuali, e addirittura del rapporto fra intellettuali e politica. L'innovazione appartiene all'uomo politico. La funzione dell'intellettuale è in genere non l'innovazione ma l'invenzione. Anche in questo rapporto si riflette la derivazione della 10