società. È possibile cioè raggiungere un accordo sui principi costitutivi fondamentali di una comunità solo là dove la comunità certamente esiste, dove essa ha espresso in qualche modo una rete informale di rapporti, di relazioni, di diritti e di doveri che chiede di essere tradotta in forme. « Una Costituzione presuppone un patto sociale nato da un consenso nazionale. Una Costituzione non è un atto artificiale, un'opera di giuristi, ma costituisce la risultante di un'evoluzione storica di adattamento del modello democratico ad una società » fa notare in una delle interviste di questo quaderno il capogruppo gollista De La Ma-lène « non crediamo ad un giuramento della pallacorda europeo, pronunciato in sei lingue sulla base del quale l'Assemblea eletta rifiuti di separarsi prima di aver stabilito una Costituzione europea ». Con questo non si vuole negare la funzione propulsiva e promozionale degli sviluppi politico-giuridici, ma soltanto sottolineare che, in un processo di tale grandezza e di tale complessità qual è l'integrazione europea, tali sviluppi « di vertice » non sono che un aspetto, e in un certo senso un effetto. L'altra faccia della medaglia è la rete degli scambi economici e commerciali e culturali, è l'insieme degli spostamenti dei cittadini sul continente, è la consapevolezza dell'interdipendenza delle nostre società, ed anzi la consapevolezza che sta emergendo qualcosa che possiamo definire società europea. È su questo punto, sul rafforzamento di una società europea che dobbiamo concentrare sforzi, attenzioni e speranze. Sotto un altro profilo, se il Parlamento europeo non mostrerà di sapere immediatamente assumere un ruolo propulsivo superando i poteri attuali, vi è il rischio che si inneschi un processo di segno opposto: un processo che potremmo definire di delegittimazione. Se per una classe politica consolidata può essere sufficiente gestire la sopravvivenza delle istituzioni (in altri termini la routine), per un potere allo stato nascente si impone invece la conquista della legittimazione che non può passare se non attraverso una fase nettamente propulsiva e attraverso l'assunzione di un ruolo attivo. Tanto più che come afferma in que- 8