munisti al governo del Paese, non è possibile fare uscire l'Italia dalla drammatica situazione in cui si trova. Ciò impone di fare i conti con i comunisti così come essi sono, e non come si vorrebbe che fossero. Semmai, in questo momento, il ragionamento del signor Schaetzel andrebbe rovesciato. La Comunità europea e quella occidentale dovrebbero essere interessate a che in Italia si determinino le condizioni per uscire dalla crisi, attraverso un governo di emergenza che crei un clima di fiducia, di ordine democratico e di ripresa economica. 12. Non credo esista una formula magica di conciliazione, anche perché c'è un obiettivo contrasto di interessi, a breve termine, tra l'una e l'altra categoria di Paesi. Tale contrasto può essere superato solo guardando più lontano nel senso che, se le attuali tendenze continueranno, la Comunità europea si troverà esposta a seri rischi di disgregazione. E ciò significherebbe un grave ritorno indietro non solo per i Paesi più deboli economicamente ma anche per quelli più forti come la Germania federale, poiché aprirebbe la strada a tendenze protezionistiche e a grossi ostacoli al commercio internazionale. Ciò avrebbe come conseguenza un impoverimento generale, se si considera la forte interdipendenza economica e commerciale già esistente tra i Nove. Come fare per conciliare le diverse esigenze ricordate nella domanda? Credo si debba operare su due piani. Da un lato occorre che, nei Paesi in difficoltà, si rilanci l'accumulazione in condizioni di competitività rispetto all'altro gruppo di Paesi, eliminando alcune strozzature interne e meccanismi perversi di carattere inflazionistico. È quanto si sta tentando di fare in Italia con la legge della riconversione industriale e con la legge « quadrifoglio », nonché con il fondamentale apporto del movimento sindacale sui temi della mobilità, dello sviluppo, delle riforme. Dall'altro lato bisogna attuare una politica di riequilibrio tra le regioni più avanzate e quelle meno sviluppate, altrimenti non sarà possibile, operando solo all'interno dei singoli Paesi, superare il dualismo 85