5 CAPITOLO I LE PREVISIONI DEMOGRAFICHE La previsione demografica di fatto viene ormai effettuata sulla base di una metodologia collaudata e in qualche modo standardizzata (4). A dispetto della potenza delle meto dologie impiegate, tuttavia, le previsioni sono assai meno esatte di quanto si potrebbe ritenere (ed auspicare a prio -ri). Questo per due motivi: a) l'incertezza dell'andamento dei tassi di fertilità (numero di nascite per 100 donne, o per 100 donne in età feconda, o, se i tassi sono riferiti alle singole classi di età* per 100 donne nella specifica classe di età); b) l'incertezza dell'andamento dei flussi migratori. Il secondo punto di incertezza dipende direttamente dall'andamento della situazione economica e dalle politiche in materia, ma comunque è possibile elaborare diversi scenari con diverse ipotesi di flusso migratorio. Sul primo punto pesa invece un effettivo ritardo teorico, manca insomma ancora una spiegazione sufficientemente efficace della variabilità dei tassi di fecondità (5). (4) Cfr. per esempio Stone, R., Compatibilité démographique et construction de modèles, OCDE, Parigi 1971; De Meo D., La popolazione resi-dente italiana al 1986, Accademia Nazionale dei Lincei, Roma 1978; Livi-Bacci, M. , Dinamica demografica delle regioni italiane - Giuf-frè, Milano 1964. (5) Cfr. OCDE, Prévisions démographiques, Parigi 1979, p. 11.