Alcuni aspetti normativi non sono assolutamente quantificabili, nel senso che non sono traducibili in variazioni monetarie della retribuzione: così è per il trattamento di malattia e per quello di fine lavoro. Per altri, come le ferie e l'orario, l'operazione sarebbe possibile, rapportando la retribuzione ad una determinata quantità temporale annua di lavoro presa come base di confronto (ad esempio, 40 ore settimanali per 48 settimane, supponendo cioè quattro settimane di ferie). Quella che in ogni caso è indispensabile è l'applicazione alle retribuzioni delle variazioni conseguenti all'anzianità di servizio. Infatti la progressione retributiva per mera decorrenza di tempo (indipendente, cioè, da promozioni e passaggi di categoria o qualifica) determina forti sperequazioni (normalmente a danno del lavoro operaio). Per questi motivi — mentre mi riservo di fare più avanti qualche raffronto sugli istituti normativi — nel riportare i livelli monetari della retribuzione, accanto alle paghe iniziali citerò anche quelle maturate con dieci anni di anzianità di servizio. Purtroppo i dati che fornirò non sono quelli in atto in questo momento, ma sono arretrati di un semestre; utilizzo infatti una ricerca da me compiuta sulle retribuzioni in atto nell'ottobre 1976, anche perché, con relazione a quel periodo, ho potuto disporre di dati sui salari aziendali praticati in provincia di Modena; il che permette di confrontare, anziché le astratte cifre tabellari basate sui soli contratti nazionali, quelle di fatto applicate in forza anche della contrattazione aziendale. Poiché il sistema retributivo è in continuo movimento, ogni confronto è sempre approssimativo. In particolare, i dati relativi all'ottobre 1976 tengono già conto degli aumenti ottenuti dalle grandi categorie industriali che avevano da poco rinnovato i loro contratti, mentre per il pubblico impiego si era alla vigilia dei rinnovi. Tant'è vero che, a quasi tutto il pubblico impiego, il D.P.R. n. 116 del 16 aprile 1977 concede un aumento di 25.000 lire mensili che sarà prossimamente incluso negli stipendi, previa corresponsione degli arretrati relativi al 1976. Viceversa, dall'ottobre ad oggi (aprile 1977), il pubblico impiego ha ottenuto un solo aumento di scala mobile, pari a L. 16.632 mensili, decorrente dal 1° gennaio scorso; mentre l'industria ha avuto complessivamente 13 punti di aumento, pari a L. 29.664 per la più bassa categoria operaia e a L. 31.057 per quella più alta degli impiegati (1). (1) A proposito di scala mobile è opportuno ricordare che negli ultimi anni, a 10