Presentazione. Un dibattito è aperto, ormai da anni, nei principali Paesi Occidentali: riguarda il Welfare State, lo Stato di benessere, la struttura pubblica che dovrebbe garantire ad ogni cittadino, indipendentemente dal suo reddito, uguali prestazioni sociali, sanitarie, educative, previdenziali. L’impalcatura tradizionale non regge più alle sollecitazioni dei complessi bisogni della popolazione e ai nuovi vincoli economici. Il dibattito sul Welfare sta approdando negli ultimi tempi faticosamente anche in Italia;1 e ciò si spiega facilmente poiché il caso del nostro Paese presenta aspetti di anomalia rispetto al resto dell’Europa. Il Welfare è giunto tardi; è giunto con grandi squilibri tra regione e regione e di conseguenza si è inserito in un contesto economico-sociale e di cultura politica (il contesto degli anni ’60/70) ben diverso da quel retroterra riformista che aveva caratterizzato i più noti casi di Stato di benessere (Inghilterra, Svezia, ecc.). Ma se da noi il dibattito è ancora embrionale, ben evidenti sono invece i segni di malessere e di sfiducia verso l’apparato del Welfare, cioè verso i meccanismi della sicurezza sociale: per fare un esempio, i cittadini (non solo quelli benestanti) tendono a rivolgersi al medico privato e a rifuggire dal sistema sanitario pubblico. Avviene così che le spese per la salute continuino a incidere pesantemente sul bilancio di una famiglia-tipo nonostante l’onere enorme sostenuto dallo Stato. Viene meno uno degli obiettivi del Welfare State: l’autorità pubblica non riesce a soddisfare uno dei principali bisogni sociali. L’esempio della sanità non è unico. Potremmo citare altri casi, per esempio, nel campo della scuola. Tutto ciò conduce ad una conclusione: in Italia più che altrove la struttura e la logica totalizzante dello Stato di Welfare sono in crisi. Da un lato la spinta inflazionistica ha reso insostenibile l’aumento della spesa pubblica; dall’altro l’inefficienza del servizio e la sua incapacità di razionalizzare il consumo sociale provocano la tendenza a "riprivatizzare" la gestione di determinati servizi. « Si riprivatizzano (male) i consumi »: era il titolo di un articolo dello 1 È vero che da tempo si discute sul problema della spesa pubblica: ma si tratta di un’ottica molto riduttiva rispetto al più generale dibattito sul Welfare che si sviluppa in altri Paesi. Ili