del ciclo vitale. La prima versione è contenuta nella equazione XVI stimata OLS su dati annuali 52-70 CPR = .74 W + 0.992 A + 1.04 U (XVI) (16) (4.4) (6) S.E.210 DW 1.19 la stessa equazione è stata stimata in termini di rapporto CPR/Y = .77 W/Y + 0.78 A/Y + .99 U (36) (XVI a) (3.1) (5) S.E..0113 DW 1.0 dove CPR = Come nelle altre equazioni W = Reddito medio da lavoro dipendente corretto con la stima dei veri capitalisti Kaldoriani A = Ricchezza finanziaria delle famiglie (M2, Obbligazioni, Azioni e attività sull'estero). U = Numero dei disoccupati. CPR, W, A sono tutto in termini reali (36). Come prima osservazione a carattere econometrico vi è da far notare che il DW presentato è inappropriato per la mancanza della costante nelle equazioni XVI e XVI a e quindi non ci è dato di sapere se sussiste autocorrelazione degli errori. L'equazione XVI è una versione semplificata della teoria del ciclo vitale in quanto include come variabile esplicativa solo il reddito da lavoro dipendente e la ricchezza e non comprende i redditi derivanti dai profitti. È interessante far notare che Modi-glianti e Tarantelli non utilizzano la usuale distinzione tra reddito da lavoro dipendente ed indipendente come una proxy per redditi da lavoro e da capitale, ma la modificano al fine di tenere conto della realtà italiana. W è infatti una stima del reddito da lavoro dipendente effettivo al netto delle imposte (cioè i guadagni medi al netto di imposte dei lavoratori dipendenti..., moltiplicato per il numero stimato dei non capitalisti... (37)). Modigliani e Tarantelli ritengono che il numero dei veri capi- (36) Nella equazione XVIa non è riportato il « t » statistico della variabile W/Y. (37) Ibidem, pag. 313. guJ