talisti in Italia sia di gran lunga diverso da quello che implicitamente si assume quando si disaggrega semplicemente il reddito tra lavoro dipendente e lavoro indipendente. Di conseguenza sulla base dei lavori di Sylos Labini e di loro deduzioni procedono ad una ricostruzione delle serie storiche necessarie per ottenere quello che essi ritengono essere il vero reddito da lavoro dipendente (38). Sullo stesso periodo di stima Modigliani e Tarantelli sottopongono a verifica empirica (OLS) una versione più generalizzata della teoria del ciclo vitale. Il consumo in questa seconda versione dipende anche dai profitti attesi oltre che dalle variabili prima discusse. I profitti attesi sono ritenuti essere rappresentati dai profitti correnti e dai profitti ritardati di un periodo con un peso di tipo Koick calcolato con il metodo dello scanning (39). C = .64 W + .13 Pt + 1.21 (.8 Pt_i) .0.6 A 4- -97 U (XVII) (9.2) (.8) (2.3) (2.1) (5.1) S.E191 DW 1.6 ed in forma di rapporto (XVI la) C/Y = .59 W/Y 4- .28 Pt/Y + 1.9 (.8 Pt_r) + .3 A/Y + .85 U (1.6) (3.7) Y (1.1) (4.9) S.E = .0085 DW = 1.86 dove W, A ed U come nella equazione XVI e P = Profitti e .8 è il peso trovato con procedura di scanning. Le equazioni XVII e XVII a dovrebbero anche provare, secondo Modigliani e Tarantelli, che la teoria Kaldoriana è inappropriata a spiegare la realtà italiana. Il punto cruciale della argomentazione di Modigliani e Tarantelli sta nel valore del coefficiente dei profitti attesi che risulta essere superiore alla unità. Tale valore è in contrasto con l'ipotesi di Kaldor che assegna ai capitalisti una (38) Ibidem, pag. 314. (39) Scegliendo cioè tra diversi valori dei pesi quelli che minimizzavano lo Standard Error della regressione. guJ