pretazione del pensiero di Keynes, hanno però incontrato grandi difficoltà. Il rapporto consumo reddito (C/Y) fu trovato (5) essere abbastanza costante nel tempo contraddicendo l'ipotesi key-nesiana di una propensione media decrescente. Per l'appunto l'intercetta (a) fu trovata, sempre da Kuznets, essere non significativamente differente da zero contrastando così ancora questa versione del pensiero di Keynes. Un ulteriore argomento contro la funzione del consumo keynesiana fu portato dalla osservazione che, durante il ciclo, il consumo ne decresceva nella stessa misura del reddito ma tendeva a rimanere sui valori precedentemente osservati durante le fasi di espansione. Per contro il solo supporto alla teoria keynesiana fu dato dalle analisi cross-section che mostravano anche un « b » di valore inferiore a quello presentato dalle equazioni stimate su dati « time series ». Per ovviare queste difficoltà la teoria economica si è mossa successivamente lungo due linee di pensiero. La prima linea (Duesemberry, Brown) (6) ha ipotizzato l'influenza di variabili psicologiche che rendono il comportamento dei consumatori non facilmente reversibile, per cui la gente reagisce in modo differente a variazioni positive o negative del proprio reddito. Tale comportamento può essere rappresentato con la funzione di Brown: Ct = a + bY, + d Ct_i (III) che mette in relazione il consumo, oltre che con il reddito corrente, anche con il consumo del periodo precedente che indica appunto la « vischiosità » delle decisioni di consumo. La seconda corrente di pensiero che ha cercato di spiegare le decisioni di consumo è quella che si identifica con la teoria del reddito permanente di M. Friedman e con la teoria del ciclo vitale di E. Modigliani (7). (5) S. Kuznets, The Use of National Income in Peace and in War National Bureau of Economie Research 1942. Goldsmith R., A Study of Saving in the United States, Princeton 1955. (6) J. Duesemberry, Income, Saving and the Theory of Consumer Behaviour, Harvard University Press. 1949. Brown. Habit Persistence and Lags in Consumer Behaviour, Econometrica, pag. 355-371. (7) M. Friedman, A Theory of Consumption Function, Princeton 1957. F. Modigliani e R. Brumberg, Utility Analysis and the Consumption Function: An interpretation of Cross - Section Data in Post Keynesian Economics, a cura di K. Kurihara, 1954. guJ