3. I vantaggi della modularizzazione della partecipazione al lavoro. Ne consegue direttamente un aumento sensibile del numero e della natura delle rigidità che è necessario superare se si vuole meglio adeguare l'organizzazione produttiva alle aspirazioni individuali. Queste rigidità da superare possono allora riguardare, semplificando: a) il lavoro giornaliero, con l'adozione di alternanze tra fasce "mobili" e fasce "fisse" di presenza, tra orario pieno e spezzoni di lavoro; b) il lavoro settimanale, con una gamma di soluzioni che possono andare dalla massima concentrazione di ore nel minimo di giorni possibile, alla minima concentrazione di ore disperse nel massimo possibile dei giorni lavorativi; c) il lavoro annuale, con proposte che possono andare dalla definizione di cicli stagionali compatibili con i tempi di altre strutture, come ad esempio quelle scolastiche e formative, al semplice scaglionamento delle ferie; d) il lavoro nel corso dell'esistenza, con meccanismi di mobilità che permettano l'entrata e l'uscita dalle strutture produttive, rendendo compatibile il raggiungimento di un budget complessivo minimale programmato di anni lavorativi con altri momenti esistenziali essenziali quali la formazione, la vita di relazione, la famiglia, il tempo libero, il riposo. La spinta verso il superamento di queste rigidità, appena accennate, è confortata da fattori specifici che oggi agiscono nel sistema sociale: - l'aumento costante del livello di istruzione e di consapevolezza della popolazione che esige comportamenti rilevanti più dall'autodeterminazione che dalla standardizzazione e dalla subalternità del rapporto di lavoro; - l'esigenza crescente di introdurre programmi formativi, di tipo professionale e non, come parte integrante dell'attività professionale per realizzare un maggiore potenziale di mobilità che sia consono all'intensità delle trasformazioni del sistema produttivo; - l'espansione del settore dei servizi e l'agibilità che esso offre a modelli innovativi di organizzazione del lavoro fondati su di una maggiore autonomia e intercambiabilità delle funzioni e tali da permettere, attraverso una differenziazione degli orari, opportunità di utenza pubblica e di consumo più adeguate all'insieme della popolazione; - i livelli intensi di concentrazione di popolazione raggiunti, che stanno 8