vano esempi di ciò sia nell'industria termomeccanica che in quella grafica). Nel settore metalmeccanico il legame tra le industrie è molto più articolato e rivela comunque come la strategia del decentramento interessi buona parte delle aziende. È assai diffìcile quantificare il fenomeno, ma risulta molto significativa da questo punto di vista una ricerca condotta dalla FLM di Verona su un campione di aziende piccole e medio-piccole della provincia pari al 60 % delle unità locali. Dai dati raccolti risultano « importanti margini di autonomia produttiva » [Belussi-Montagnoli, 1978] — il 61 % delle aziende esaminate fa prodotti finiti — e contemporaneamente l'esistenza di un buon numero di aziende (33 %) che lavora esclusivamente per altre imprese. Processi di decentramento coinvolgono però buona parte delle unità produttive (il 60 %), senza diventare fenomeni molto consistenti, e si manifestano in un insieme di diramazioni dalla media alla piccola e piccolissima impresa alle aziende artigiane, tra cui si possono distinguere a loro volta varie figure: da imprese con livelli tecnologici elevati e con numerose commesse, al lavoro artigianale, sempre però con un'attrezzatura non indifferente. Nell'area veronese, accanto ad un fenomeno di decentramento diffuso, ma non massiccio, vanno rilevati notevoli collegamenti con iniziative esterne all'area: è il caso ad esempio dell'industria della costruzione dei mezzi di trasporto che produce e vende sul mercato rimorchi, o meglio variazioni dei modelli standard di rimorchi, per le motrici costruite dalle aziende del Nord-Ovest. Si realizza una situazione assai diversa nei settori tessile, dell'abbigliamento, delle calzature e dei mobili, settori in cui motivi di flessibilità, contenimento dei costi, efficienza, dinamismo fanno sì che il ricorso al decentramento produttivo sia praticato in modo anche massiccio. Il processo di decentramento si articola in una serie di figure, i cui margini di autonomia dall'impresa decentrante non sono riconducibili ad un'unica tendenza [Masiero]: accanto all'impresa contoterzista, altamente specializzata con più commesse e quindi in rapporto con diverse imprese, è presente in modo assai rilevante Partigiano-lavorante a domicilio, il cui grado di dipendenza dalle aziende di maggiori dimensioni è molto elevato. Si può tuttavia notare la comune tendenza ad « allungare » il processo di decentramento rivolgendosi in modo rilevante verso il settore artigianale. Nel tessile ed abbigliamento il fenomeno acquista i suoi aspetti più evidenti nei lavori di rifinitura, soprattutto nel caso della maglieria, di rimaglio e di riparazione nel campo delle confezioni, di lavaggio, cucitura e stiro nel campo delle calze. È da rilevare inoltre la notevole dipen- q y\ .