Per sottolineare meglio la profondità di questo sentimento notiamo che, in un sondaggio della COFREMCA del 19771, il pubblico francese nel suo complesso dichiara di avere meno fiducia, proprio nei partiti e nei sindacati. Questo allontanamento, questa "alienazione", se possiamo impiegare questa espressione abusata, non ha tuttavia in Francia lo stesso significato che ha in altri paesi, in quanto si concilia molto bene con il mantenimento di un minimo di senso civico; con il rispetto di uno Stato che tuttavia viene criticato violentemente; con un senso di appartenenza e di orgoglio nazionale2. I partiti sono l'altra faccia di un gioco collettivo verso il quale si rimane molto ambivalenti, ma che non viene respinto. Per comprendere dunque il significato dei ragionamenti, delle strategie e dei comportamenti degli uomini politici francesi, non ci si può limitare a discutere le loro dichiarazioni e professioni di fede e le risoluzioni dei congressi dei loro partiti, ma occorre cominciare ad indagare sui problemi sociali, sulla logica del loro sistema d'azione concreto e sulle strutture concrete che condizionano le loro scelte. In questa prospettiva, è indispensabile procedere ad un'analisi preliminare delle caratteristiche particolari delle grandi organizzazioni politiche francesi e delle caratteristiche del gioco politico francese. Solo partendo da questi due modelli che condizionano le scelte politiche, potremo affrontare in modo più realistico sia la concezione che i movimenti politici hanno dello Stato, sia il loro progetto economico. Infine, anche in considerazione dell'enorme povertà dell'apporto concreto dei partiti su questi due temi, ci riferiremo ai comportamenti dominanti della élite amministrativa che, pur continuando a governare in maniera burocratica, produce tuttavia più innovazioni reali di quante ne produca l'intero sistema politico. In effetti, il problema delle scelte politiche (le policy issues), in Francia come in altri paesi, non è riservato ai partiti politici. Potremo comunque comprendere l'impatto reale del "politico" solo ricollocandolo nel più largo contesto entro il quale questi problemi sono concretamente dibattuti. 2