l'unità e l'integralità della concezione del mondo e della vita e trascende ogni limitazione nella possibilità di variazioni e combinazioni nel concepire l'esperienza religiosa. In quest'ultimo stadio si effettua una sintesi tra componente sodale-culturale e componente individuale, vengono esplicitate nuove capacità religiose creative: gli spazi liberi si moltiplicano e l'individuo può facilmente rigenerare, a livello personale, tutta una esperienza religiosa arricchita degli elementi tradizionali che più si adattano alle sue idiosincrasie. Il secondo momento dell'evoluzione dell'esperienza religiosa, si noti, comportava un riferimento cruciale alla dicotomia paradigmatica natura-sopranatura, sacro-profano, religioso-secolare. Il processo di secolarizzazione, che tanto preoccupò gli studiosi degli Anni Sessanta, è estremamente indicativo del limite della concezione dualistica dell'esperienza religiosa. Risulta interessante notare che, quando si parla di 'secolarizzazione', è ormai inevitabile sollevare molti dubbi, in quanto le osservazioni del comportamento religioso negli ultimi cinque anni fanno intravedere tutto un apparente bouleversement del fenomeno. L'uomo 'secolare' sembra dileguarsi nel turbinio di nuovi fenomeni ancora indecifrabili, ma che presentano decisamente un carattere 'religioso' anti-secolare. Nell'insieme si ha la sensazione che stia accadendo qualcosa di ben diverso dalla religiosità tradizionale: nessuno per il momento riesce a suggerire un nome, a concettualizzare questo dato emergente, mentre si diffonde la sensazione che la 'religiosità' così come l'abbiamo conosciuta durante la prima metà del secolo ventesimo non è più una realtà universalmente osservabile e rilevante. Analogamente, gli studiosi hanno raggiunto un certo consenso sul fatto che la religiosità come tale sopravvive e si trasforma, adattandosi a nuove condizioni, e quindi rendendo obsoleti tutti gli schemi concettuali che prevedevano la scomparsa dell'esperienza religiosa in seguito all'avanzare inevitabile della razionalità tecnologica e della scienza nella organizzazione sociale moderna. Sarebbe indubbiamente un errore pensare che i cambiamenti di cui si parla nei saggi di questo volume pervadano a fondo tutte le società. Il senso religioso emergente deve far fronte alle solite barriere erette da opposizioni, remore e dimensionamenti che bloccano ogni movimento innovativo ed emergente nella nostra società. Alienazione, indifferenza, attitudini borghesi, mentalità ristrette, propensione allo sfruttamento e all'esercizio del potere, supremazia maschile, inerzia della trazione, autoritarianismo, tecnopolitica, ecc. costituiscono non solo ostacoli allo sviluppo sociale, ma vengono altresì identificati con la barriera che rallenta e ferma il diffondersi di nuove forme di religiosità. Se si ha la sensazione che un nuovo fenotipo religioso potrebbe emergere da questo logorio secolare, pure l'evoluzione è sempre lenta e il paesaggio, questa volta, comincia ad essere coperto dai resti di forme religiose atrofizzate che vanno estinguendosi per insufficienza di forza di sopravvivenza. 8