solo nello spreco di denaro pubblico rendendo improbabile il conseguimento dei risultati attesi.
Quando la legge stabilisce incentivi a favore di determinati operatori, senza precisare un'obiettiva rilevazione delle situazioni in cui gli stessi possono essere concessi con un vantaggio per la collettività, si favoriscono necessariamente gli arbìtri delle pubbliche amministrazioni che, nella mancanza di precise indicazioni che possono essere fornite solo dalla profonda e specifica conoscenza della problematica regionale e settoriale, sono esposte alle sollecitazioni dei gruppi di pressione.
D'altronde, pensare che sia possibile realizzare un programma di sviluppo efficiente, con l'attuale struttura della burocrazia, con l'attuale organizzazione di certi Ministeri e di certi Enti che non sono neppure in grado di rilevare tempestivamente ed ordinatamente i risultati della loro attività, equivale a pretendere di fare passare un cammello per la cruna di un ago.
Una ventata di modernità sembra oggi la condizione di base per una ripresa economica del paese. Infatti, senza voler togliere al sistema imprenditoriale i meriti per lo sviluppo economico conseguito dall'economia nazionale negli anni successivi al dopoguerra, sembra opportuno osservare che esso si è potuto realizzare in un periodo di imprenditorialità relativamente facile, ché numerosi sono stati i fattori positivi su cui esso ha potuto fondarsi: salari relativamente bassi ed in ogni caso inferiori a quelli europei, mano d'opera largamente disponibile su tutto l'assetto territoriale, un agevole esercizio dei rapporti di gerarchia ed autorità delle strutture aziendali, il mercato interno e quello estero in continua espansione, un sistema fiscale che per le larghe evasioni consentiva ampi margini all'autofinanziamento, una politica creditizia « a briglia sciolta ». Tutti elementi questi che consentivano l'applicazione sistematica e progressiva di tecniche specializzate in grado di elevare la produttività degli investimenti privati.
Questo periodo si è irreversibilmente chiuso all'inizio degli anni settanta ed una nuova e ben più difficile epoca è cominciata.
I costi di lavoro si sono allineati ai livelli europei, le strutture sindacali si sono consolidate, i rapporti umani all'interno dell'azienda si sono modificati in un nuovo contesto sociale che ne ha reso più complessa la gestione, i mercati esteri sono divenuti più difficili per il sor-
169