nella graduatoria nazionale. Tale percentuale è tra le più basse del centro-nord, dove la quota più elevata è quella dell’Emilia-Romagna con il 10,5%, seguita dall’Umbria con il 10% e la Lombardia con il 9,8%. La crescita della popolazione straniera dipende principalmente dalle nuove iscrizioni dall’estero che nel corso del 2011 hanno riguardato quasi 24mila ingressi. Sono state invece oltre 6.500 le persone di origine straniera che sempre nel corso del 2011 hanno acquisito la cittadinanza italiana. Questo flusso appare in netta diminuzione rispetto all’anno precedente (-1.000 persone). In Piemonte tra inizio 1993 e fine 2011 sono nate da genitori entrambi di origine straniera circa 75mila persone. La provincia di Torino rimane l’area regionale a più elevata presenza di popolazione straniera, quasi 183mila presenze equivalenti all’8,2% sul totale dei residenti. La provincia che presenta la più alta percentuale di stranieri sui residenti è Asti (quasi 11 stranieri ogni 100 residenti), seguita da Cuneo (9,3%) e Alessandria e Novara (8,8%) (Figura 5). Figura 5 Popolazione straniera residente in Piemonte per provincia e incidenza percentuale sul totale dei residenti al 1° gennaio 2011 Fonte: ISTAT Movimenti anagrafici nelle province La dinamica della popolazione osservata a livello complessivo regionale si riflette in modo variegato nelle province. La popolazione aumenta solo nelle province di Torino, Cuneo, Novara e Asti (in ordine decrescente di variazione percentuale). La novità del 2012 è rappresentata dalla provincia di Torino che mostra – secondo le stime IRES Piemonte – il tasso di incremento migratorio più elevato tra le province, per effetto di un positivo scambio con le altre province e regioni. Si è verificato un consistente afflusso in crescita rispetto Relazione Annuale 184 IRES 2012