settore dei componenti per auto che mantiene la sua rilevanza nel panorama produttivo
regionale, ma denuncia nel 2012 risultati insoddisfacenti in termini di fatturato ed export.
La fase recessiva avviata nel 2007 si è accentuata nell’ultimo anno. Il settore non ha visto il crollo in termini di attività di investimento e di valori immobiliari sperimentati negli
altri paesi, ma appare in persistente situazione di crisi e non sembra aver ancora toccato
il livello di minimo, anzi la situazione recessiva sembra accentuarsi. Si contrae il valore
della produzione di nuove abitazioni ma tiene il mercato della riqualificazione, soprattutto
mirata al miglioramento dell’efficienza energetica. Sulla spinta di interventi realizzati da
una platea vastissima di piccoli proprietari, la quota di questo secondo mercato è ormai
largamente preponderante nel complesso del settore e destinata a espandersi, perlomeno
in termini relativi.
A livello mondiale il turismo non ha risentito della crisi e ha mantenuto il trend di crescita:
gli arrivi sono cresciuti del 4%, oltre un miliardo di turisti. L’Italia rimane al quinto posto
assoluto per arrivi turistici, in una classifica che continua a vedere gli Stati Uniti al primo
posto, seguiti da Spagna e Francia e dalla Cina.
A fronte di un trend negativo nazionale che dura dal 2009, la situazione piemontese appare in chiaroscuro. Se da una parte va segnalata la sostanziale tenuta sul versante degli
arrivi (0,7% in più rispetto al 2011), il contrario accade su quello dei pernottamenti, in calo
del 3,3%. Questo si traduce in una decisa riduzione del tasso di permanenza, sceso per la
prima volta sotto i 3 giorni. In analogia con il mercato nazionale tiene il turismo straniero
e cala quello domestico (- 13,5%).
Le performance molto diversificate delle singole ATL suggeriscono di prestare attenzione
alla sostenibilità dell’intero sistema turistico: in assenza di una adeguata organizzazione
e strategia, rischia di passare nel giro di pochi anni da destinazione emergente a prodotto
turistico maturo e a rischio di declino.

Le reti e le infrastrutture
Le nuove tecnologie non sono solo uno strumento per fare meglio ciò che si è sempre
fatto, ma soprattutto un’occasione per lavorare in modo diverso, per concepire prodotti
nuovi, per favorire l’evoluzione organizzativa: sono insomma una “leva di trasformazione
sistemica”. Osservando risultati e obiettivi delle principali iniziative promosse dalla strategia Europa 2020 nel campo delle ICT, il Piemonte si colloca in una posizione relativamente
buona in Italia ma ancora troppo arretrata in Europa: molto al di sopra della media nazionale per quanto riguarda gli indicatori strutturali e più arretrata invece nell’absorptive
capacity, ossia la capacità di riconoscere e assimilare l’innovazione. Elementi di debolezza
si colgono in particolare per quanto riguarda: competenze tecnico scientifiche delle risorse umane, livello di istruzione universitaria, occupati e spese in R&D di pubblica ammini-

15

Relazione Annuale
IRES 2012