• Luglio 2011 q12 Approfondimenti 134 Cooperativa La Via La Via è una cooperativa edilizia a proprietà indivisa nata per iniziativa di un gruppo di famiglie con persone disabili; ha realizzato un insediamento abitativo composto da 28 alloggi, dove risiedono 14 famiglie in cui sono presenti problemi di disabilità, una comunità alloggio per minori gestita da una cooperativa sociale e altre famiglie, italiane e non, in cui non sono presenti specifiche problematicità sociali. Questo “mix sociale” è stato scelto per evitare che l’insediamento assumesse caratteristiche ghettizzanti e si è accompagnato con la scelta di ospitare e cooperare con associazioni del territorio. A fondamento della cooperativa vi è la volontà del gruppo di famiglie associate e assegnatarie degli alloggi di considerare l’abitare come scelta di solidarietà e attenzione. Come spesso rimarcato dai soci della cooperativa, il progetto non va interpretato come intervento socio-assistenziale, ma come frutto di una scelta di condivisione da parte dei soci che si rendono disponibili – in modo spontaneo e non definito da atti regolamentari – a mettere tempo e competenze a disposizione degli altri abitanti e dei bisogni dell’insediamento (come scrive la stessa cooperativa, ciò avviene “senza compiti rigidamente prestabiliti, ma con grande disponibilità a creare un ambiente sensibile e integrato, a mettere a disposizione qualcosa di sé, a dare vita ad un ambiente sereno e solidale, capace di migliorare la qualità della vita altrui ed anche propria”). Accanto agli spazi abitativi, l’insediamento, a pianta rettangolare e con un ampio spazio centrale, ha previsto la presenza di spazi comuni di socializzazione: innanzitutto un prato posto al centro delle costruzioni, in cui è sorta una palazzina, ad oggi in via di completamento, che dovrà ospitare una palestra seminterrata e luoghi di incontro nei due piani superiori, oltre ad un “anfiteatro” nella parte antistante. Inoltre, accanto all’area residenziale, la cooperativa vorrebbe in futuro realizzare alcuni impianti sportivi (in particolare un campo da bocce e una piastra polivalente per calcetto, pallacanestro e pallavolo), da gestire in collaborazione con un’associazione del territorio, fruibili sia dai residenti che dagli altri cittadini. L’idea nasce intorno alla metà degli anni ottanta e va incontro ad un lungo periodo di gestazione, condizionato anche dalle difficoltà per il reperimento delle risorse necessarie per partire, che vengono poi individuate nel 1997 grazie ad un bando regionale che finanzia iniziative edilizie destinate a rispondere ai requisiti di categorie con bisogni specifici come la disabilità e mette a disposizione dei promotori, a quel punto costituitisi in cooperativa, un finanziamento di circa 3,5 milioni di euro a tasso zero, da restituirsi nei 35 anni successivi al completamento dell’immobile. Parallelamente, la cooperativa avvia con il Comune di Cuneo una trattativa conclusasi nel 2001 per poter disporre di un’area su cui edificare l’insediamento. I lavori procedono in alcuni momenti a fatica e debbono subire alcuni ridimensionamenti per il difficile rapporto con le ditte costruttrici, ma nel 2008 la costruzione delle abitazioni risulta terminata; i soci della cooperativa, con risorse proprie, avevano fatto fronte agli oneri di urbanizzazione e l’insediamento risulta quindi allacciato ai servizi. In quei mesi gli alloggi iniziano ad essere abitati ed oggi risultano tutti occupati da famiglie o dalle altre attività sopra citate. Alla fine del percorso le famiglie che effettivamente entrano a far parte dell’insediamento sono per il 30% soci fondatori della cooperativa, che quindi per più