Pagliarino E., N° 17/2014 Figura 2 – Esempi di prodotti e servizi offerti dalle razze ovine minori (Foto di E. Pagliarino). Al contempo, permette la conservazione di paesaggi “culturali”, mantenendo la biodiversità globale. In Europa, ad esempio, le brughiere dello Yorkshire in Inghilterra e del Lüneburger Heide in Germania e la Maremma Toscana in Italia devono le loro caratteristiche al pascolo delle pecore. Allevate perlopiù all’aperto, le razze minori sono facile preda degli ultimi grandi predatori selvatici (il lupo, l’orso e la lince), a loro volta a rischio di estinzione. Grazie alle molte razze animali allevate, nel tempo si è creato un patrimonio di prodotti tipici e sapori, ma anche mestieri, saperi, tradizioni, folclore, che oggi alimentano non solo il turismo sempre più attratto da tali tipicità, ma anche le comunità locali intente a recuperare le attività agricole più legate alla loro storia, alla loro identità e al loro territorio. In Europa, l’erosione genetica è più preoccupante perché a questo fenomeno contribuiscono anche il generale declino dell’agricoltura e dell’allevamento, lo spopolamento delle aree rurali, l’urbanizzazione e la progressiva perdita di terreno agricolo. Quest’ultimo fattore penalizza soprattutto l’allevamento tipico delle razze minori: estensivo, all’aperto, brado o semi-brado, basato su pratiche tradizionali di spostamento stagionale dei capi da un’area a un’altra, come la transumanza e alpeggio. La montagna è particolarmente ricca di razze animali domestiche. Le limitazioni dovute alle condizioni meteorologiche e morfologiche del territorio, prime fra tutte l’isolamento geografico e la conseguente difficoltà di comunicazione con l’esterno, hanno da sempre incoraggiato l’allevamento di animali multifunzionali, cioè poco specializzati e bravi a dare un po’ di tutto, perché erano necessari alla sopravvivenza delle comunità locali. Tra le pecore, ad esempio, si preferivano quelle a triplice attitudine: da latte, carne e lana. Gli animali e 7