CONTRIBUTI DI RICERCA

Quanto all’Agricoltura, il panorama generale delle partizioni geografiche si caratterizza per il
fatto che le aspettative sono sempre superiori alle potenzialità tecnicamente realizzabili, ad
eccezione del centro, dove solo in Umbria si hanno aspettative maggiori del potenziale. Nel
Nord Ovest, l’unica regione in contro tendenza è la Liguria, nel Nord Est tutte le regioni
hanno il medesimo pattern mentre al Sud la Sicilia e la Calabria hanno una produzione
teorica superiore alle aspettative.
Per l’Industria in Senso Stretto il panorama delle partizioni geografiche mostra aspettative
sempre superiori alle potenzialità con differenziazioni regionali molto marcate. Il fatto che
lo scostamento fra le aspettative e le potenzialità sia di fatto contenuto agevola le deviazioni
regionali che risaltano molto di più, com’è il caso della Valle d’Aosta (NW), Umbria (C) e
Sardegna (S).
Nelle Costruzioni a livello nazionale si conferma la sovrastima delle aspettative benché si
denoti un piccolo scostamento rispetto alle potenzialità. Il Nord Ovest segue il medesimo
schema anche se la Valle d’Aosta è fortemente in controtendenza come il Friuli nel Nord
Est. Il Centro invece mostra un profilo coerente rispetto al risultato nazionale, anche
considerando i dati delle singole regioni. Al contrario, il Sud mostra un valore delle
potenzialità di produzione superiore alle aspettative il che, con diversa intensità, avviene in
sei regioni su otto.
Il Terziario Privato è caratterizzato da performance locali perfettamente coordinate con le
caratteristiche della produzione totale, anche in termini di magnitudine degli scostamenti
tra potenzialità ed aspettative, sempre sovra stimate in ogni regione, indipendentemente
dalla scadenza fissata. Questo fatto non è dopo tutto sorprendente, infatti, sappiamo che
questo settore è di fatto il motore trainante delle economie locali e nazionale.
Anche per il Terziario Pubblico la stima delle aspettative è superiore alle potenzialità delle
singole economie locali ma, a differenza del Terziario Privato, si notano profili molto
diversi rispetto al pattern nazionale, se non per intensità almeno per localizzazione.
Da questa analisi emergono i seguenti risultati di fondo
o tra i fattori esogeni, che possono avere un effetto sulla crescita come indicatore di
sviluppo regionale, c’è certamente la dimensione dell’economia locale, abbiamo infatti più
volte messo in evidenza come particolari i comportamenti di regioni molto piccole
mentre le regioni maggiori manifestano una maggiore inerzia;
o la specializzazione settoriale delle economie locali è un fattore che incide sulla stabilità della
dinamica per la crescita;
o il terziario, sia nella componente privata sia pubblica, è il settore più turbolento degli altri con
ampi differenziali fra le economie locali, benché sia quello trainante delle economie;
o sia a livello locale sia nazionale, il fatto che le aspettative siano sempre tradite, cioè i
valori attesi dei livelli di produzione sono sempre superiori alle potenzialità tendenziali
delle economie locali, mostra in via definitiva che il sistema economico italiano vive in
condizioni lontane dalla stazionarietà e che risulta molto sensibile al ciclo economico.

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