CONTRIBUTI DI RICERCA

FIGURA 4 - TASSO DI SEPARAZIONE E TASSO DI DIVORZIALITÀ, 2000
2,5

2,3

2,0

1,8

1,8

1,7

1,6

1,5
1,5

1,5

1,5

1,3

1,2

1,2

1,0

1,1

1,1

1,0

1,0
0,8

0,7

0,8

0,7

0,7

0,9

1,2

0,8

0,8
0,6

0,9
0,7

0,8

0,8
0,7

0,6
0,4

0,5

0,3

0,4

0,6
0,4

0,3

0,9

0,2

0,4

0,5

0,2

tasso di separazione

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0,0

tasso di divorzialità

Fonte: ISTAT

Riassumendo, dagli indicatori di contesto e dell’autonomia sembra emergere un Piemonte
caratterizzato da una sorta di spaccatura: da un lato un sistema economico votato alla alta
produttività e all’eccellenza, dall’altro settori di popolazione che in esso non trovano spazi
di partecipazione, oppure se partecipano, sono costretti a partecipare a condizioni di
intenso lavoro e di rigidità, erodendo spazi per altri ambiti di vita. Una conferma di ciò
viene dai dati di frequenza a teatro, al cinema, a concerti musicali, a manifestazioni
sportive15: la frequenza dei piemontesi è relativamente più bassa di quella dei lombardi,
degli emiliani, dei toscani. Biglietti venduti e spesa media risultano inferiori anche rispetto
al Veneto.
Un sistema economico votato all’alta produttività e
all’eccellenza, dove però settori di popolazione non trovano spazi di partecipazione,
oppure sono costretti a partecipare a condizioni di intenso lavoro e di rigidità,
erodendo spazi per altri ambiti di vita.
Gli indicatori di risposta
Quali risposte offre la società piemontese in merito? Gli indicatori di risposta nel campo
dell’autonomia proposti da OCSE – e adottati da SISREG – riguardano principalmente
l’impegno espresso dalla spesa pubblica e privata per la formazione professionale,
l’istruzione e il lavoro. In Piemonte la Spesa per l’istruzione pare di buon livello, anche se ci
sono regioni che spendono parecchio di più (in particolare le regioni autonome a statuto
15

Dati tratti dall’Annuario statistico dell’ISTAT (2004), cap. 8.

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