Editoriale CNJ 5 CNJ o = cn 'co 03 Q. CO 03 CO "ci 'cD ~ o o "co c .co. 03 "O- c co o c c co CNJ o CNJ 03 .Q E 03 03 « co CAMERA D4 COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRCOITURA DI TORINO Permane l’incertezza sui mercati finanziari a causa delle tensioni che nell’Eurozona e dei risultati al di sotto delle aspettative di alcune delle maggiori economie mondiali, fra tutte la Cina. Il Paese della Grande Muraglia, infatti, nel terzo trimestre 2012, ha evidenziato una crescita del Pil pari al +7,4% nei confronti dello stesso periodo del 2011: la più modesta dal primo trimestre 2009. Intanto 10 spread fra Btp italiani e bund tedeschi è sceso al livello più basso da marzo di quest’anno (314 punti), a seguito della decisione della BCE di acquistare in modo illimitato i titoli di stato dei paesi in maggiore difficoltà sui mercati finanziari. Le previsioni di crescita in Europa continuano ad essere negative: nel mese di ottobre il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha rivisto al ribasso le stime di crescita del Pil nel 2012 (-0,4% contro 11 -0,3% di aprile) e prevede una crescita del +0,1% nel 2013. Anche le stime per il nostro Paese sono state tagliate dai principali istituti di ricerca: secondo il FMI, il Pil nazionale nel 2012 dovrebbe contrarsi del 2,2%. Qualche timido segnale di ripresa, secondo il Ministero dell’Economia, dovrebbe però manifestarsi il prossimo anno. Per quanto riguarda il mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione è ormai a due cifre e nel 2012 dovrebbe attestarsi attorno all’11%. La crisi ha provocato anche una contrazione del tessuto imprenditoriale nazionale: a fine giugno 2012 la consistenza delle imprese registrate appare in calo dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Buone notizie arrivano, invece, sul fronte del commercio con l’estero: nei primi sei mesi del 2012 le esportazioni italiane fanno registrare una crescita del 4,2% dello rispetto al primo semestre 2011. Le regioni insulari (+17,2%), del Centro (+7,3%) e nord-occidentali (+4,4%) evidenziano una crescita superiore alla media nazionale (4,2%), mentre l’aumento tendenziale è contenuto per il Sud d’Italia (+0,9%). A Torino e provincia, nel secondo trimestre 2012, si è aggravata la crisi della produzione industriale, che subisce una diminuzione del 7,7% nei confronti dello stesso periodo 2011. Per il futuro, le imprese manifatturiere torinesi prevedono un’ulteriore contrazione della produzione e degli ordinativi nazionali, mentre la situazione risulterà un po’ migliore per quelli esteri. Il dato positivo arriva anche per il nostro territorio dalle esportazioni che nei primi sei mesi del 2012 hanno manifestato un incremento in linea con il risultato nazionale (+4,4% rispetto allo stesso intervallo del 2011). Alessandro Barberis Presidente Camera di commercio di Torino 2