Ceris-Cnr, Serie Speciale, W.P. N° 19/2004

livelli mediamente maggiori di 4–5 punti percentuali (dal 13% del 1999 al 12,7% del
2002), a dimostrazione di una evidente minore profittabilità del settore in esame rispetto
alla media regionale.
ROE

ROI INDUSTRIALE
14%
12%

14%
13,0%

10%
8%

12,9%

13,0%

12,7%

9,2%

8,8%

12%
10%

10,5%

12,3%

9,6%
8,6%

8,2%

8%
8,2%

8,6%

7,8%

6%

6%

4%

4%

2%

2%

7,5%

7,6%

0%

0%
1999

2000

2001

Tessile-abbigliamento

2002
Piemonte

1999

2000

2001

Tessile-abbigliamento

2002
Piemonte

Figura 2: Evoluzione della redditività del capitale investito netto operativo e del capitale proprio nella filiera del tessile e dell’abbigliamento e negli altri settori manifatturieri piemontesi

In questo contesto, tra le imprese della filiera del tessile e dell’abbigliamento piemontesi
quelle che presentano nel quadriennio i maggiori incrementi di redditività sono le micro
e le medie imprese (circa +1,0 punti percentuali), le imprese non biellesi (+2,6 rispetto a
–2,9%), le imprese specializzate nelle confezioni (+1,9), nel meccanotessile (+1,2) e nei
tessuti tecnici (+2,2). Nel 2002 i valori più elevati di ROI sono stati registrati dal comparto delle confezioni (12,2%) e degli altri tessuti (12,3%). È da osservare che le imprese biellesi denotano livelli i redditività operativa inferiore di circa 5 punti percentuali rispetto alle imprese localizzate nelle altre province piemontesi.
Il divario mostrato in precedenza tra le redditività operative dei due raggruppamenti
analizzati tende ad abbassarsi dal lato della redditività del capitale proprio; in questo caso, sebbene si osservi una reiterata underperformance del settore tessile-abbigliamento
che, chiudendo il 2002 con un ROE del 7,6% in calo di appena 0,2 punti percentuali dal
1999, limita il distacco rispetto al benchmark (8,6% nell’ultimo anno), si dimostra come
il settore del tessile-abbigliamento italiano rimanga sostanzialmente in posizione critica
rispetto alla media delle imprese piemontesi.

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