Ceris-Cnr, Serie Speciale, W.P. N° 19/2004

a quanto fatto segnare dalla grande impresa.
L’equilibrio finanziario di cui godevano le medie imprese della filiera tessileabbigliamento nel 1999 (128,7% di leverage) è andato migliorando nel quadriennio di
analisi (+100,5% nel 2002) portando il comparto in una situazione migliore rispetto a
quella mostrata dalle medie imprese degli altri settori produttivi piemontesi (+113,1%
nel 2002). Va da sé che tale equilibrio finanziario non è stato riscontrato in tutte le imprese del campione: per oltre il 37% di esse infatti nel 2002 il grado di indebitamento
aveva raggiunto livelli superiori al 150%, sebbene per il 30% si fosse attestato al disotto
del 40% in una situazione definibile di assenza di rischio. La forte diminuzione fatta segnare nell’esposizione debitoria dalle imprese della filiera del tessile-abbigliamento è
tuttavia da addebitarsi alla forte diminuzione segnata dal leverage nel solo ultimo anno
di analisi (–24,4 punti percentuali): nel precedente arco di osservazione infatti tali imprese avevano fatto segnare indici di indebitamento nettamente superiori alle pari dimensioni piemontesi degli altri settori produttivi.
La redditività operativa si dimostra allineata con quella del settore (8,0% per le medie
imprese contro 8,2% per la totalità delle imprese tessili piemontesi nel 2002) sebbene
risulti leggermente inferiore a quella mostrata dalle pari dimensioni afferenti agli altri
settori produttivi (+9,3%). Nel corso degli anni di analisi inoltre si è assistito a un andamento del ROI molto altalenante che infine ha chiuso in rialzo di +0,9 punti percentuali rispetto al 1999; questa dinamica è stata rovesciata nel comparto delle medie imprese benchmark in cui il più forte calo (–2,6 punti percentuali) a livello di redditività
operativa è stato causato da un costante deterioramento lungo tutti i quattro anni di analisi. Anche in questo frangente è stato possibile osservare una forte variabilità delle redditività mostrate dalle imprese del campione analizzato: per il 12% di esse infatti il 2002
si è chiuso con un ROI negativo, per il 52% con un ROI positivo ma inferiore al 10% e
per 36% con una redditività operativa superiore.
La redditività del capitale proprio si è dimostrata, sia per il campione di medie imprese
della filiera che per il benchmark, attestata sugli stessi livelli sia in apertura che in chiusura del periodo di analisi. In entrambi i casi dal 1999 al 2002 il ROE è sceso di oltre i
due punti percentuali portandosi per le prime al livello del 7,7% e per le seconde al
7,5%. Ben il 52% delle imprese in questo caso hanno fatto segnare nell’ultimo anno di
analisi un ROE compreso tra lo 0 e il 10%, sebbene vada sottolineato come per oltre il
24% di esse il 2002 si sia chiuso con redditività del capitale proprio negative.

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