La dinamica delle imprese co CNJ 03 -Q E 03 .o 03 -Q o s 03 03 =! 'cn c o o ;« "cü c ,as. LO c LO o c c cu "3- o CNJ o INI tu E 03 CU Vi 03 E cu (CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI TORINO il 7,1% aumenterà lievemente i propri introiti, mentre nemmeno l’1% avrà un aumento di oltre il 5%. Le conseguenze dell’andamento instabile del fatturato si ripercuotono su tutta la Alierà commerciale. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, gli ordinativi ai fornitori sono diminuiti secondo il 59% degli intervistati; il 23% delle imprese dichiara di aver dovuto tagliare sull’occupazione; infine ci sono Imprese che, per fronteggiare la crisi, da una parte optano per l’abbassamento dei prezzi (il 25%) e imprese che al contrario li aumentano (il 16%). La natimortalità delle imprese nella provincia di Torino: il consuntivo del 2013 Con 231.081 imprese registrate nel 2013, il tessuto imprenditoriale torinese ha subito un nuovo calo generale, con un tasso dl crescita (al netto delle cessazioni d’ufficio) pari al -0,11%. È il secondo anno consecutivo che le imprese che hanno cessato la loro attività nel corso dell’anno (15.868, al netto delle cessazioni d’ufficio) superano quelle che l’hanno avviata (15.616), generando un saldo negativo (-252). Se le cessazioni non hanno evidenziato un aumento costante nel tempo, ma si sono mantenute agli stessi livelli degli anni di inizio della crisi (2007 - 2008), sono soprattutto le poche nuove aperture che penalizzano il saldo Anale. A livello settoriale possiamo notare una certa eterogeneità. Effettivamente, mentre subiscono una contrazione l’industria (-2,5%), il commercio (-1%) e le costruzioni (-2,4%) alcuni settori registrano una lieve crescita: il turismo (+0,7%), il settore della sanità, istruzione ed altri servizi pubblici sociali e personali (+0,6 ) e i servizi prevalentemente orientati alle imprese (+0,3%). E da evidenziare che, tra i settori in sofferenza, ci sono delle attività che conoscono un dinamismo più importante. Per esempio, se, all’interno del set- tore dell’industria quasi tutti i comparti hanno subito una diminuzione, altri hanno registrato un aumento: la riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature (+2,4%), l’attività di raccolta, trattamento e smaltimento rifiuti (+2%) e la produzione di energia elettrica (+14,3%). Per quanto riguarda il settore del commercio sia il commercio all’ingrosso (-2,6%), sia quello al dettaglio (-1,8%) hanno subito un calo. Tra le particolarità, si evidenzia l’aumento del commercio di articoli di seconda mano (+7,7%) e l’incremento degli esercizi del commercio su internet (+13,3%). Nel dettaglio alimentare crescono gli esercizi di frutta e verdura (+15,3%), le rivendite di pane (+3,4%) e i negozi di vendita di bevande (+7,8%). Nel dettaglio non alimentare aumentano il settore della telefonia (+5,3%) e quello dell’abbigliamento per adulti (+9,4%). Inoltre, guardando ai settori che hanno registrato una crescita nel corso del 2013, si può anche constatare la notevole vitalità per alcune attività. Per esempio, all’interno del settore della sanità, istruzione ed altri servizi pubblici sociali e personali si nota un incremento del +13,3% per i corsi di recupero o abilitazioni professionali e un aumento del +4,4% per i servizi di assistenza sociale, residenziale e non, grazie all’apertura di strutture di assistenza per le categorie “deboli”. All’interno del settore del turismo sono in crescita i take away (+5,1%) e i ristoranti e la ristorazione mobile (+2,6% rispetto all’anno precedente). Guardando alla forma giuridica, le società di capitale (il 16,7% del totale, erano il 12,5% nel 2000), manifestano un tasso di crescita del +1,73%, mentre si rileva un tasso di crescita negativo per le società di persone e per le imprese individuali. Anche nel 2013 si registra per le imprese individuali un forte turn-over imprenditoriale causato da tassi di natalità e mortalità elevati (rispettivamente +8,2% e +9,2%), un dato che evidenzia le difficoltà di Insedla-mento e sopravvivenza delle piccole imprese sopraggiunte negli ultlml anni. La forma giuridica delle “Srl semplificate” (Introdotta con la legge n. 27 del 24 marzo 2012), ha riscosso successo fra 10