I CNJ co E .o 'co = c CO CO c. ~- o "co c CO oo Editoriale La debole crescita economica e le tensioni sui mercati finanziari sono sulle prime pagine di questa estate 2012: lo spread fra i titoli di stato italiani e spagnoli, e quelli tedeschi, è ritornato a salire oltre quota 500, elevando il rendimento dei Btp e dei bonos oltre il 6%. Sembra sempre più possibile l’uscita dall’area Euro della Grecia, con gravi ripercussioni sugli altri Stati Membri. A completare il quadro, Moody’s ha recentemente rivisto al ribasso l’outlook delle economie più virtuose (Germania, Olanda e Lussemburgo), passandolo da stabile a negativo, a causa della “crescente incertezza dell’Eurozona” e della “forte probabilità” che siano necessari nuovi aiuti ai Paesi in difficoltà. Le tensioni europee e il rallentamento dell’economia cinese stanno creando preoccupazioni anche agli Stati Uniti che, secondo le previsioni elaborate a luglio dal Fondo Monetario Internazionale, crescono meno del previsto. La recessione ha inevitabilmente colpito anche il nostro territorio che, nel primo trimestre 2012, fa registrare una diminuzione della produzione industriale - dopo ben otto trimestri di risultati positivi grazie alla tenuta delle esportazioni, che non hanno arrestato il loro andamento neppure nei primi tre mesi di quest’anno. Le previsioni non sono confortanti: circa il 43% degli imprenditori intervistati nell’indagine congiunturale della Camera di commercio prevedeva per il secondo trimestre dell’anno una diminuzione della produzione manifatturiera e un calo del fatturato. Tuttavia, nonostante le difficoltà che sta attraversando l’economia provinciale, occorre continuare a investire nella ripresa. Il tema della crescita è all’ordine del giorno in tutta Europa ma in Italia, e sul nostro territorio, richiede un intervento deciso che consenta di ritrovare un equilibrio e affronti i numeri negativi del nostro Paese. Non esistono ricette magiche ma è necessario impegnarsi in azioni concrete - facendo più tentativi, prendendo decisioni difficili e sollecitando l’impegno di coloro che, sul territorio, hanno responsabilità precise. Alessandro Barberis Presidente Camera di commercio di Torino CAMERA D4 COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRCOITURA DI TORINO 2