leasing ( + 6,3%, il 20%), dall'altro si riduce il numero delle imprese - 8.711, il 45% del settore - che svolgono compravendita di beni immobili effettuata su beni propri (-2,1%). Commercio (-1,7%) Poca differenza fa il fatto che si tratti di ingrosso, dettaglio in negozi o al di fuori di negozi: nel 2012, con la sola eccezione del commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli (l'11,5%, +1,3%), tutte le forme di vendita operanti sul territorio, indipendentemente dal tipo di esercizio nel quale viene effettuata la vendita e dal tipo di prodotti commerciati, hanno subito un ridimensionamento. Intenso nell'ingrosso in senso stretto (il 15,1%, -2,4%), se cioè non vi si includono anche le 10.949 imprese che operano nell'intermediazione commerciale (-0,8%). Sostenuto anche nel dettaglio (oltre il 55% del comparto, -2,4% rispetto al 2011), che sconta difficoltà non solo fra le "botteghe di quartiere" - alimentare: tra gli altri il dettaglio di frutta e verdura, le macellerie, le rivendite di pane - non alimentare: mercerie, dettaglio di ferramenta, ma anche librerie, giornalai e farmacie - ma anche fra le attività con medie superfici di vendita, i cosiddetti "minimarket" (-3,9%). Oltre alla consueta tenuta degli ipermercati ( + 4,6%), in risalita anche alcune attività che nell'anno hanno approfittato di favorevoli dinamiche di mercato e di nuove fasce di consumo: dalle erboristerie (+4%), al commercio al dettaglio di articoli da regalo e per fumatori ( + 71,9%). Diminuisce infine l'ambulantato (-3,3%). Istruzione, sanità ed altri servizi pubblici, sociali e personali (+0,5%) Si mantiene il numero delle attività sportive, artistiche, di intrattenimento e divertimento ( + 0,3%) - palestre, organizzazioni e club sportivi, ma anche discoteche, sale da ballo ed attività di animazione - mentre crescono sanità ed assistenza sociale, residenziale e non ( + 5,1%), e l'istruzione (+1,6%), dove aumenta il numero di imprese che operano nel campo della formazione e dell'aggiornamento professionale ( + 2,6%). Lievemente in diminuzione le "altre attività di servizi": qui è evidente la diminuzione delle attività di riparazione di computer e di beni per l'uso personale e per la casa (-2,2%), lavanderie/tintorie (-2,1%) e parrucchieri (-1%), mentre cresce il numero di istituti di bellezza ( + 3,5%). Nel primo bimestre 2013, confrontato con i primi due mesi del 2012, si conferma la crescita delle attività operative nel campo dei servizi orientati alla persona - dalle attività sportive, artistiche e di intrattenimento, alla sanità ed assistenza sociale, all'istruzione - ed il settore della ricettività (alberghi e ristorazione). Ad eccezione dei servizi di supporto alle imprese (ivi inclusi noleggio ed agenzie di viaggio) che confermano la variazione positiva registrata nel corso del 2012, diminuiscono i servizi prevalentemente orientati alle imprese.